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Domenica, 14 Maggio 2017 14:19

Elezioni Taranto – Anche stavolta 11 sindaci candidati, eccoli…

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Partita la macchina elettorale, qualcuno titola ecco l’esercito dei consiglieri candidati, il nostro corsivista titola tu chiamale se vuoi elezioni; ma uno sguardo d’assieme non guasta. 

Rinaldo Melucci

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Partito Democratico – La Puglia in Più di Dario Stefàno si è dichiarata alleata all'inizio, dopo le mancate primarie chieste da Bitetti, ma non appoggia con una lista, mentre si aggiunge quella di Dante Capriulo che perde quella di «Le città che vogliamo» che non partecipa alle elezioni dopo l’entrata a gamba tesa di Emiliano per rafforzare il candidato del PD che ora ha anche l’appoggio di Scelta Civica di Floriana De Gennaro, del PSI e dei centristi per Taranto (movimento probabilmente collegato a Tabacci ex Scelta civica nazionale). 

Il Pd alle ultime amministrative del 2012 prese il 16% e Dante Capriulo, che correva a parte 3,84% ma, cinque anni fa, aveva l'appoggio di una lista di ex stefaniani - che ebbe lo 0,84% - che ora si sono schierati col magistrato Franco Sebastio (così come fa Rifondazione Comunista che ebbe lo 0,76). A Dante viene meno l’appoggio di Liviano che ha lasciato libertà di voto ai soci della sua associazione.

Dobbiamo anche fare affidamento all'attività nelle periferie e soprattutto a Talsano di Capriulo, per aver un quadro generale della forza elettorale di questo candidato in queste elezioni 2017 oltre della spinta   con le idee sviluppate in varie iniziative che sono già un programma elettorale completo offerto da tempo ai media. Molto attivo nel ruolo di opposizione ha sviluppato numerose iniziative e tra le altre quelle legate al trentennale problema delle fogne e acqua in periferia. Ma il PD, che ora diventa punto di riferimento con Melucci, candidato esterno, esce ossidato dopo l’esperienza decennale con Stefàno e alle ultime regionali è stato asfaltato in provincia perdendo quasi ovunque.  Ora rispetto alla sua forza del 2012, va considerato anche quanto incidano la scissione di Art1MPD (che però non dichiara finora alcunché come espressione di voto), e Bitetti con una forza analoga di sette liste gioca per conto suo:dove pesca e a chi sottrae voti? E’ una bella domanda alla quale solo le urne daranno risposta.

Piero Bitetti

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Appoggiato da Riccardo Pagano e Gina Lupo nella lista Bene Comune, Federico Candelli del “Partito dei Pensionati, Invalidi e Giovani Insieme – ben sette (delle nove annunciate in conferenza stampa) liste sostengono l’uscente presidente del consiglio comunale e consigliere provinciale, che si presenta con nuove idee, ma per onore di cronaca va detto che era nella maggioranza del sindaco uscente Ippazio Stefano come membro del PD, dal quale partito è stato espulso dopo aver proposto la sua candidatura civica.

Avrebbe inoltre incassato il sostegno delle liste che fanno riferimento ad Emanuele Papalia, Piero Massafra e Ciro Ninfole. Non è possibile quantificare il suo peso elettorale in quanto pescherebbe in parte dallo stesso Partito democratico oltre che dalla città. Il Pd nelle elezioni amministrative del 2012 prese il 15% e nelle ultime regionali 18%. Quanti voti di questo risultato passato rosicherebbero le liste di Bitetti?

Vincenzo Fornaro

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 Appoggiato da Bonelli con la lista dei Verdi; Annarita Lemma ex PD è stata annunciata come vice-sindaco. La sua lista è Taranto/respira con capolista Bonelli, altre liste ‘Partecipazione è cambiamento’ e ‘Dema.  E’ la prima vera vittima, come imprenditore, del processo Ambiente Svenduto. Su di lui arriva l’appoggio politico, del sindaco di Napoli De Magistris. E’ legato alle nuove tecnologie sostenibili per combattere l’inquinamento delle campagne. Nelle ultime elezioni comunali del 2012 il raggruppamento intorno a Bonelli raggiunse il 12%. Ma eravamo al culmine di diverse manifestazioni ecologiste contro l’Ilva e nella partita giocava un ruolo di centravanti di spinta il fondo antidiossina di Matacchiera che ora appare disimpegnato mentre Peacelink invece c’è. Forse sarebbe persino difficile ripetere il successo della scorsa elezione per via delle defezioni di Matacchiera, della non più novità dei Verdi che cinque anni fa schieravano Bonelli in una stagione di lotte e manifestazioni più vive e vicine nel tempo e alla vigilia dell’intervento della magistratura. Ma è un forse e lo lasciamo tale

Luigi Romandini

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Tre liste “Tarantto d’amare”- Luigi Romandini Sindaco” – Taranto Sorridi - Il Dr Mazza appoggia questo funzionario della Provincia che balzò alla cronaca per aver denunciato Florido, il presidente dell’Ente che subì l’arresto ed è tuttora, sia pur libero, in attesa di giudizio nel processo “Ambiente Svenduto”. In questa formazione c’è Lina Ambrogi Melle che esce dal palazzo come consigliera del gruppo ecologisti per Bonelli, capolista della lista del marito Romandini Sindaco.  Nelle scorse elezioni comunali il Dr Patrizio Mazza che si presentava da solo con la lista cambiamo Taranto  prese 1,16%.  

Baldassarri Stefania  

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La ex direttrice del carcere, fa il pieno di liste: ben otto e tutte piene delle 32 presenze a lista con 256 candidati. Qui spicca la lista dei fittiani, che nelle scorse elezioni presero – con la Puglia prima di tutto – l’1%, nelle altre liste ci sono ex assessori e consiglieri di Stefàno, Iniziativa democratica per la Puglia, formazione a Taranto, coordinata da Angelo Lorusso che era punto di riferimento di Dario Stefàno ( che a Lecce appoggia il candidato di sinistra): Forza Taranto (coordinata da Michele Di Fonzo e Massimo Zito. Il peso elettorale è dato come riferimento da quello di Forza Italia. Direzione Italia (Chiarelli Fitto) che era in bilico tra Floriana De Gennaro con la sua Scelta per Taranto e Cito, ora appoggia la Baldassarri. E’ un vero centro-destra con molte trasversalità. La sola Forza Italia la scorsa volta raggiunse l’8% ma era il punto più basso del dopo-dissesto. Ora non sappiamo quando questo raggruppamento raccolga nel suo essere in parte trasversale .

Pino Lessa

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Unica lista civica per Pino Lessa Sindaco. Il suo manifesto dice “si riprende” perché è un ex assessore della Giunta Di Bello e non a caso parla di esperienza amministrativa su cui far leva. Anche su questo candidato non possiamo intuire il peso elettorale perché non appoggiato dal suo ex partito Forza Italia che ora come Forza Taranto appoggia la Baldassarri. Dalla sua parte il suo ruolo come dirigente dell’ACI e punto di riferimento di molte iniziative in città, per il turismo e lo sport.  

Massimo Brandimarte

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- Lista Brandimarte – Lista SDS – Una proposta del sindaco uscente che non ha trovato sintesi nel centro-sinistra. Si potrebbe evidenziare come una prosecuzione del civismo del pediatra che aveva perso collegamenti con le aree tradizionali da cui proveniva (fu proposto la prima volta da Rifondazione Comunista). La lista SDS la volta scorsa prese il 12% non sappiamo ora quanto pesi senza il sindaco Stefàno e quanto quoti questo ex magistrato di sorveglianza, pure lui legato al mondo del carcere.

Franco Sebastio

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E il terzo rappresentante del mondo della giustizia. A lui è legato il rapporto tra magistratura e Ilva, prima tra PM e Italsider, e recentemente da procuratore capo col processo “Ambiente Svenduto” . E’ in pensione. Quattro liste per lui con l’appoggio di Rifondazione Comunista (precedenti elezioni 0,76%)

Cito Mario

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Ritorna il figlio del geometra impresentabile, l’altra volta si presentò con 6 liste e la sua AT6 prese il 13% arrivando al ballottaggio col 18% il terzo Bonelli si fermò quasi al 12%. Quanto possa prendere ora, il figlio, con una sola lista, visto che Ciraci e Tribbia, che erano in AT6 la scorsa volta, ora sono transitati in Forza Taranto (Forza Italia) con la Baldassarri, non lo sappiamo, né lo vogliamo prevedere.

Alfano Alfonso

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Si presenta come "uno di voi", non ha neanche riempito la sua unica lista. E’ una presenza quasi costante che possiamo dire solo rappresentativa della scheda elettorale e probabilmente sarà fuori.

 

Francesco Nevoli  

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47 anni, avvocato. E’ il candidato vincente dei 5 stelle nelle comunarie per 10 voti, che possiamo riferire ai Lavoratori Liberi e pensanti che hanno preso la maggioranza della “non sede” di Via Dante a Taranto del meetup Amici di Beppe Grillo.

Unica lista come del resto è storia del movimento che a Taranto città non ha un grosso peso elettorale registrato. L’ultima volta Furnari prese l’1,86%. Da valutare quanto influisca ora il candidato certamente più preparato, anche per recuperare il gap dei veleni che ci sono stati nelle comunarie con altri Meetup del movimento. Questo lo si capirà in questi 28 giorni.

Ora da domani si macina politica, il dopo Stefàno è cominciato già, bisogna vedere alla fine cosa succederà, o possiamo dire, come ripete una recente fiction televisiva "tutto può succedere" ...anche se i saggi e gli storici di Taranto storcono il naso, sull'eredità lasciata dal pediatra. Ma questo è un discorso da fare in seguito in dotte circostanze, qui la cronaca ci impone di dire a tutti in bocca al lupo e viva il lupo. 

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