Ho sempre pensato che i miei amori più grandi fossero l’inchiostro della penna ed il legno della ribalta. Se ciò corrispondesse alla realtà, avrei da lungo tempo fatto le valigie per cercare fortuna nel tempio italiano del teatro e della letteratura o avrei creato una famiglia dall’altra parte del mondo. Ma così non è stato.
Ho scelto di restare nella mia città, con tutti i pro ed i contro (oggettivamente maggiori in numero), al fine di trasformare, mediante l’arte, i suoi punti di debolezza in punti di forza, restando con i piedi ben piantati per terra, nel segno della legalità e del rispetto per coloro i quali e le quali avevano e conservano idee diverse dalle mie.
Nel corso delle mie esperienze nella capitale, a Milano, a Torino e, negli ultimi tempi, in Argentina e in Brasile, ho sempre saputo che ciò che avrei imparato non sarebbe servito solo a me, ma all’intera comunità della città da cui provenivo. Non parlo di cittadinanza, ma di comunità, perché è un termine che più si avvicina al concetto di famiglia, valore primario da cui tutto sgorga.
Ebbene, il mio più grande amore è Taranto.
Ho sempre fatto politica, nel senso più arcaico e puro del termine. Le attività della Hermes Academy Onlus e di Arcigay sono azioni politiche.
Ciò di cui mi occupo è noto ai più.
Voglio dare una speranza a tutt* coloro che non credono più nella politica e, spesso rinunciano al diritto/dovere di voto, in quanto convint* che determinati ruoli di potere possano essere ricoperti solo da gente corrotta. Voglio essere il rappresentante di tutti, tutte e tutt*, bambin*, adolescenti, figli*, genitori, single, LGBTIQ e non, migranti, anziani, ascoltare la loro voce e portare le loro/nostre rivendicazioni in sede di Consiglio Comunale.
Chi mi conosce sa che già lo faccio dal 2005, pur non avendo mai ricoperto una carica nell’amministrazione pubblica.
Quasi tutti i candidati e le candidate alla carica di sindaco/a mi avevano chiesto di entrare nelle proprie liste (tutt* eccetto due). Ero indeciso tra due anime coraggiose (la cui identità è facile intuire se si pensa ai percorsi condivisi) e alla fine, dopo aver letto e studiato tutti i programmi, ho scelto di appoggiare Franco Sebastio, per tante ragioni; tra tutte, cito il fatto che è stato l’unico ad aver presentato, in sede di colloquio, una piattaforma sulle politiche LGBTIQ.
Mi candido al Consiglio Comunale nella lista Taranto in Comune, assieme a chi è stato ed è al mio fianco nella lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione.
Vorrei fosse chiaro che non mi lascio strumentalizzare e le mie idee su questioni come università e immediata chiusura dell’Ilva non cambiano.
Buon lavoro a tutt*!
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