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Venerdì, 25 Agosto 2017 00:00

L’amatriciana ad Amatrice

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Si può prendere l’amatriciana ad Amatrice un anno dopo il sisma. Ringraziamo il commissario alla ricostruzione Vasco Errani[1]: non c’è stata corruzione:

Amatrice un anno dopo, nulla è cambiato titola la Repubblica sotto Terremoto, la ricostruzione in ritardo. Non sono d’accordo col giornale: i giapponesi, che contribuirono alla ricostruzione con un milione di euro raccolti su ogni pastasciutta pagata con un contributo, potranno favorire in Amatrice.

Direte: chi farà il viaggio dal Giappone solo per un’amatriciana?

Ecco: l’obiettivo dei prossimi nove anni sarà quello di aver ricostruito gli alberghi, le case, i luoghi di cultura perché non sarà il deserto ed i turisti verranno. Gli otto ristoratori cureranno il raccolto degli ingredienti tipici che rendo la loro amatriciana molto più amorevole di quella che faccio io. Ed a raggera le attività fioriranno.

Il Friuli diede la precedenza alle fabbriche quarant’anni fa; dopo un anno erano tutte in funzione e dopo dieci anni i paesi erano ricostruiti perché i Sindaci fecero il loro dovere.

Il Centro-Sud Italia ha ricostruito l’Irpinia, ma…la corrente del golfo ha portato insieme un fiume di corruzione che taccio per carità di Patria.

Il lieve terremoto ad Ischia è avvenuto in mezzo a 25.000 ricostruzioni abusive con 50.000 abitanti[2] immemori del terremoto del 1883 a Casamicciola. Qui si dovrebbe partire radendo al suolo tutte le abusive, ma…si solleverebbero i sindaci che negano ogni abusivismo.

Ecco, se la legge sui partiti che qua invocai un anno fa contro la corruzione venisse discussa ed approvata anche in Senato, il buon lavoro fatto da Errani, pagato col ritardo obbligato lamentato da la Repubblica, ci darebbe la possibilità di incarcerare quei sindaci che negano abusivismi nell’isola dove nulla dovrebbe venir costruito causa il vulcano sotterraneo che la fa emergere.

Se il terremoto non basta a convincere tutti che senza la fattispecie di reato politico la corruzione è fatale si guardi all’amministrazione di Roma: Conti nel caos, Raggi rischia il commissario [la Repubblica prima pagina]. Io non combatto contro velina Virginia Raggi che obbedisce all’alto comando del M5S, violando il principio base che ha fatto ricostruire il Friuli [Sindaci plenipotenziari legati ai cittadini]; ho tutto contro tutti i politici che non si piegano alla legge sui partiti, che, è l’unica arma dei cittadini contro la corruzione.


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