"Magari anche una soluzione alternativa poteva essere valida -ha osservato il capo dello sport italiano a margine della presentazione della nuova stagione di calcio femminile al Foro Italico- ma una cosa è certa e inequivocabile: si è arrivati al commissariamento della Lega perché quel modello, quella governance non ha portato a nessun risultato. Quindi replicarla è una cosa senza senso. Con questa riforma, come avviene in altre parti del mondo, la gestione passa nelle mani di una o più persone indipendenti che devono confrontarsi soltanto con i risultati e produrre beneficio al sistema nell’interesse delle società di calcio".
Malagò ha poi detto la sua sulle prossime tappe della Lega e sull’ipotesi di una riforma dei campionati: "Le priorità del calendario mi sembra che siano la ratifica delle delibere sulle modifiche statutarie e le elezioni dei nuovi organi poi ci sarà la partita diritti tv. A seguire mi sembra che si debba procedere alla riforma dei campionati, poi non sono io a dover dire se le squadre devono essere una di più o di meno". (adnkronos)
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