Print this page
Domenica, 12 Novembre 2017 00:00

Questione banche, novità in regione Lazio e analisi del voto in Sicilia, ecco le news di fine settimana

Written by 
Rate this item
(0 votes)

In questa edizione domenicale vorremmo in qualche modo rimarcare quello che chiude la settimana per quanto riguarda l’attualità politica.

Sulla vicenda della Bankitalia e le banche e le accuse di lassismo c’è una presa di posizione della Bankitalia alla Consob, che in merito all’accusa di non essere stata avvisata sui problemi relativi alle banche venete, afferma che la segnalazione della Banca d'Italia alla Consob nel novembre 2013 sull'incoerenza del prezzo dell'aumento di capitale di Veneto banca, ha detto il capo della Vigilanza di Banca d'Italia, Carmelo Barbagallo, nel corso della sua testimonianza di fronte alla commissione d'inchiesta, era più che sufficiente per far scattare un warning dell'altra autorità. Se poi l'autorità non agisce non so, non so cosa sia successo nei comitati tecnici".

La Banca d'Italia, ha spiegato Barbagallo, segnalò che il prezzo per l'aumento di capitale di Veneto Banca era "incoerente con il contesto economico. Nel momento in cui la Consob ritiene di non avere i mezzi per poter fare una verifica poteva chiedere a noi, cosa che non ha fatto. Ricordo che esiste un luogo deputato a scambio di informazione, il comitato tecnico e lì poteva chiedere. Se non avesse avuto i mezzi avrebbe potuto dire che non li aveva e avremmo ispezionato noi".

Nell’ambito dei movimenti politici c’è da segnalare una new entry, si tratta del Sindaco di Amatrice, il paese laziale terremotato. Ha deciso di correre per la presidenza della Regione Lazio con una lista civica. "Sulla spinta della gente comune e dei sindaci - ha detto Pirozzi - ho deciso di candidarmi alla guida della Regione Lazio con una lista civica aperta a tutti, perché sono convinto che l'Italia deve essere rappresentata dai sindaci". Pirozzi ha a Settegiorni, la trasmissione di Rai Parlamento che + andata in onda sabato.

Infine un anali sul voto siciliano e sull’astensione 

L’astensione è stato il dato più caratterizzante nel voto per le Regionali in Sicilia: le analisi dell’Istituto Demopolis, negli ultimi 4 mesi, segnalavano che circa 2 milioni e mezzo di elettori si sarebbero astenuti. E non hanno cambiato idea: domenica scorsa, ha votato meno del 47% dei siciliani. Demopolis ha indagato sulle ragioni dell’astensione. “Emerge – afferma il direttore Pietro Vento – una chiara compromissione della fiducia dei cittadini. Il 53%, una larga maggioranza dei siciliani, appare convinta che la politica regionale, anche per cattiva gestione delle risorse, non sia più in grado, oggi, di incidere sulla vita reale delle famiglie nell’Isola”. 

L’incidenza del voto a candidati e partiti

“Tra quanti si sono recati alle urne – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – si conferma una tendenza sempre più netta in Sicilia: soltanto una minoranza, il 19%, dichiara di aver votato in base alla propria appartenenza di partito. Ad influire è stata soprattutto la scelta del candidato alla Presidenza, dirimente per il 56% di chi si è recato alle urne; ha pesato anche, per un quarto degli elettori, il candidato in lista per l’ARS a livello provinciale: è un dato, quest’ultimo, rivelatosi determinante soprattutto per il Centro Destra e che ha contribuito a favorire, nell’ultima settimana, un’ulteriore crescita del consenso al nuovo Presidente della Regione Nello Musumeci”. 
Le Regionali siciliane sono state caratterizzate anche dall’incidenza del voto personale e disgiunto ai candidati alla Presidenza: un numero significativo di cittadini ha espresso solo il voto al Presidente, senza scegliere alcuna lista. Musumeci ha ottenuto 830 mila voti, 22 mila in più rispetto alla propria coalizione di Centro Destra; Cancelleri ha avuto 720 mila voti: 210 mila in più rispetto alla lista del M5S che lo sosteneva, attraendo un segmento significativo dell’elettorato di Centro Sinistra.  

Come ha votato chi aveva scelto Crocetta nel 2012: flussi elettorali

“L’analisi dei flussi elettorali – spiega Pietro Vento – conferma gli spostamenti del consenso: dei 617mila elettori che alle Regionali del 2012 avevano votato Rosario Crocetta, appena 51 su 100 hanno confermato il voto al candidato del Centro Sinistra Fabrizio Micari. 3 su 10 hanno scelto Giancarlo Cancelleri, 14 su 100 Nello Musumeci, appena 2 il candidato della Sinistra Claudio Fava. L’eredità del Governo regionale uscente – conclude il direttore dell’Istituto Demopolis – ha pesato negativamente sul voto odierno al PD ed al Centro Sinistra”. 

Flussi elettorali e composizione del consenso al nuovo Presidente Nello Musumeci

L’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, ha analizzato i flussi elettorali e la composizione del consenso al nuovo Presidente della Regione: su 100 elettori che hanno scelto oggi Nello Musumeci, 56 lo avevano già votato alle Regionali del 2012. 27 su 100 avevano optato per Miccichè: una piena conferma della ritrovata compattezza del Centro Destra in Sicilia. 10 elettori odierni su 100 di Musumeci avevano votato nel 2012 per il candidato di Centro Sinistra Rosario Crocetta; un segmento di 4 su 100 è stato recuperato infine da quanti 5 anni fa avevano preferito astenersi.  (agi)
Approfondimenti su: www.demopolis.it

Sostieni Agorà Magazine I nostri siti non hanno finanziamento pubblico. Grazie Spazio Agorà Editore

Sostengo Agorà Magazine
Read 1916 times