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Martedì, 19 Dicembre 2017 08:22

Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia

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Libro dei Giudici 13,2-7.24-25a.  In quei giorni, c'era un uomo di Zorea di una famiglia dei Daniti, chiamato Manoach; sua moglie era sterile e non aveva mai partorito. 


L'angelo del Signore apparve a questa donna e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai avuto figli, ma concepirai e partorirai un figlio. 
Ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante e dal mangiare nulla d'immondo. 
Poiché ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un nazireo consacrato a Dio fin dal seno materno; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei". 
La donna andò a dire al marito: "Un uomo di Dio è venuto da me; aveva l'aspetto di un angelo di Dio, un aspetto terribile. Io non gli ho domandato da dove veniva ed egli non mi ha rivelato il suo nome, 
ma mi ha detto: Ecco tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'immondo, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte». 
Poi la donna partorì un figlio che chiamò Sansone. Il bambino crebbe e il Signore lo benedisse. 
Lo spirito del Signore era in lui. 



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,5-25. 
Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. 
Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. 
Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. 
Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, 
secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso. 
Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso. 
Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. 
Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. 
Ma l'angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. 
Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, 
poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre 
e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio. 
Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». 
Zaccaria disse all'angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». 
L'angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. 
Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo». 
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. 
Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. 
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. 
Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: 
«Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini»

La profezia su Giovanni Battista narrata nel vangelo di Luca viene collegata con la nascita di Sansone, narrata nei Giudici.

Era giudice Ibsan (12, 8). Leggo il suo nome nel grafi zumeri: sanabi via lettura circolare del zumero.

Shanabi two-thirds (cf., susana) (loan from Akkadian shinipu)[1].

“Un uomo di Zorea…un nazireo…shansone”.

Leggo zorea sui grafi zurea = ‘semea del cuoree di ZUR = Luna/conoscenza attiva’.

Leggo nazireo sui grafi na.zir.eu = ‘generato. Fede. Luna piena’.

Sansone mi appare molto più complesso.

Provo a partire da sus-ana: è un doppio circolo. Da qua, leggo: su sa ‘mano arriva’. Sa an su ne = Signoreen manosu cieloan arrivasa’. Salvo errori, che non mi stupirebbero!

Passo a proporvi l’analisi del Benedictus proclamato da Zaccaria alla nascita del figlio Giovanni.

Sabato 16.12.17. ho deciso di analizzare il Benedictus, cantico di Zaccaria.

È fatto di 14 sintagmi. Intendo: i doppi versi riassuntivi di un’invocazione. Come la prima:

  1. Benedetto il Signore, Dio d’Israele,

perché ha visitato e redento il suo popolo.

*

Comprende: la benedizione, il benedetto, il nome Signore, il titolo del benedetto – Dio di


[1] Halloran: 248.

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