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Sabato, 24 Marzo 2018 10:04

All'Ipercoop il senso del cibo tarantino nei ricordi di Enzo Risolvo e martedì santo si parla della Pasqua

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Il programma di martedì prossimo prevede il racconto della Pasqua Tarantina e delle sue antichissime tradizioni, tra religiosità, culto e passione a cura di Enzo Risolvo e della sua Associazione Taranto Centro Storico.

Ma ieri, nell'incontro di presentazione del libro sulla gastronomia tarantina si è parlato di quella che è stata la tradizione culinaria attraverso i racconti dei grandi tarantini del passato da Maiorano a Diego Marturano, da Caputo a Giacinto Peluso. Una raccolta che non è una rassegna di ricette, ma qualcosa di più, com'era nella nostra rubrica Gastronomia che dal 2007 al 2010 ha tenuto nel nostro sito di informazione Valicenti, grande chef lucano che raccontava di ogni ricetta, la storia e la preistoria, per nutrire la mente su cosa si mangia che, parafrasando il modo di dire dei salutisti che dicono sei quello che mangi, noi diremmo, mangia quello che sei. Chiunque voglia scaricare gratis il libro delle ricette pubblicate da Agoramagazine in un archivio ormai perso può farlo qui

Tornando all'iniziativa di ieri sera, organizzata nell'ambito della rassegna "autori e libri" dall'Associaziono Soci Coop Alleanza 3.0 in collaborazione con l'Associazione Falantrha Onlus e Mama Dunia Edizioni alcuni spunti su una presentazione di indubbio interesse. 

Ieri diversi spunti sono arrivati dalla presentazione del libro «Mange e bbive tarandine»» come nell'annuncio dato nei giorni scorsi, per alcuni punti sono preziosi i consigli e i chiarimenti del ricercatore, che ha in programma la pubblicazione di un vocabolario tarantino (opera unica). Per esempio il purpe alla luciana, sarebbe una sorta di nome più arcaico che non centra alcunché con Luciana. E poi l'olio di "pesce sorcio" che si usa come cicatrizzante, per non dimenticare di quegli afrodisiaci, per cui il tarantino potrebbe fare a meno del Viagra con rucola e frutti di mare. Com'era scritto nel volantino della Coop Alleanza 3.0  "E' un libro che non può mancare nelle case dei meridionali, dei pugliesi e, soprattutto, dei tarantini. Si parla della cucina tradizionale, di cosa (con le ricette) si mangiava di Natale, di Carnevale, di San Giuseppe, di Pasqua. Complessivamente vi sono circa 300 ricette legate al mare, alla terra e alla carne. Ci sono ricette di epoca greca, romana e medievale, ricette erotiche (molto attese, in verità), la storia di come si è iniziato a fare il vino, l'olio, il pane e la pasta. Ci sono le spiegazioni per ricominciare a fare le conserve, i liquori e i nostri gustosi dolci tutti fatti in casa." La sapiente moderazione del giornalista Daniele Lo Cascio ha fatto viaggiare l'autore, un vero ricercatore e divulgatore, nelle sue ricette di mare, dai ricordi su come si mangiava col piatto al centro tavola, con pane fresco a colazione o in bruschette la sera, sempre con l'olio, e zuppa di pesce, forse il mono-pasto per tanti secoli di un popolo di mare, fino ai giorni nostri dove il mare ancora la fa da padrona e la cozza tarantina, checché se ne dica, è la migliore al mondo. 

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