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Giovedì, 05 Luglio 2018 00:00

Il Primo ministro polacco sceglie di concentrarsi sull’economia, nonostante le domande sullo Stato di diritto

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Il Primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha discusso mercoledì il futuro dell’Europa con i deputati e il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis.

“La Polonia è stato uno dei primi paesi a dare il diritto di voto alle donne e siamo profondamente radicati nello Stato di diritto. Se non fosse stato per la cortina di ferro avremmo potuto essere un membro fondatore dell’Unione europea. Ora, come membro a pieno titolo, vogliamo proporre un programma costruttivo, che rispetti le identità nazionali e in cui ogni paese ha il diritto di istituire il proprio sistema giuridico, in linea con le proprie tradizioni”, ha dichiarato Morawiecki.”Il progetto europeo deve essere più aperto, perché la situazione attuale è senza precedenti, a causa di tutte le crisi che si sono accumulate”, ha proseguito Morawiecki, elencando tra queste la crisi migratoria, la Brexit e la guerra ibrida russa.
Morawiecki ha proposto una Unione sicura, con un’ambiziosa politica di coesione per proteggere i cittadini dal potere delle multinazionali e combattere le disparità. Ha poi sottolineato che la Polonia sta colmando le lacune del suo sistema di riscossione delle imposte e sta affrontando il problema dell’evasione e dell’elusione fiscale, alludendo alle colpe di un sistema giudiziario passivo che non ha funzionato correttamente in passato.I leader dei principali gruppi politici hanno interrogato Morawiecki sui cambiamenti nel sistema giudiziario polacco che minacciano lo Stato di diritto. La maggior parte dei deputati ha condannato il governo polacco per aver consolidato il proprio potere. Concordando con la posizione di Morawiecki sulla strategia di sviluppo, la sicurezza energetica e la difesa, i deputati si sono uniti nella convinzione che l’Unione europea debba essere costruita sui valori condivisi dello Stato di diritto.
I deputati hanno inoltre ricordato che la Polonia ha inventato la separazione dei poteri nella sua costituzione, prima del suo genere in Europa, e hanno affermato che costringere i giudici a ritirarsi dal servizio e metterli sotto il controllo politico non è un problema di tradizione nazionale. Hanno infine ribadito il loro sostegno ai cittadini polacchi che protestano per le strade contro tali cambiamenti. (agenzia fidest)

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Read 866 times Last modified on Mercoledì, 04 Luglio 2018 19:14