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Martedì, 18 Settembre 2018 04:23

Via Pacis: buona la seconda!

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Lo start dei runner testimoni di pace è fissato al 23 settembre ore 9 in Piazza San Pietro Rome Half Marathon

 21,097 Km per promuovere la cultura dell’amore è questa l’esigenza del Pontificio Consiglio della Cultura, Dicastero della Santa Sede e Roma Capitale che in collaborazione con la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) hanno confezionato la seconda edizione. Pace, integrazione, inclusione e solidarietà sono i principi cardine di questa corsa che ha ricevuto il patrocinio del CONI, CIP, MIBAC, Comunità Europea, MIUR Regione Lazio, ICS, CESV e della Nelson Mandela Foundation. Un premio Nobel che possa benedire la Via Pacis ma che di certo la premia con una medaglia ritraente il sudafricano, bozzetto dell’artigiano Dante Mortet.

Correre per solidarietà. Lo sport sia unione tra i popoli è quanto la Raggi si augura per Roma, poiché il mondo ha bisogno di ritrovare il senso di umanità. Scommessa che può contare su un Comitato d’Onore da Lei presieduto assieme all’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Daniele Frongia, il Cardinale Gianfranco Ravasi, il Vescovo Paul Tighe, il Presidente della FIDAL Alfio Giomi, Il Vicepresidente della Fidal Vincenzo Parrinello, il Rabbino Capo Riccardo Di Segni, la Presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d'Italia Abdellah Redouane, l'Imam della Grande Moschea di Roma Salah Ramadan, il Membro del CIO Mario Pescante, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente del CIP Luca Pancalli.

Nella suggestiva location alla conferenza stampa di  presentazione dello scorso 13 settembre spuntano tra i colorati ombrelli spiegati, come a distanza di millenni dalla gabbia dei leoni, autorità che auspicano il diffondersi della pace: Virginia Raggi, Mons. Melchor Sanchez de Toca, Alfio Giomi, Daniele Frongia, Alfonsina Russo e Luca Pancalli per il “No alla violenza, No al razzismo, No alla discriminazione di ogni genere e provenienza”. Al Colosseo fra i giornalisti è la Virginia capitolina a parlare della capacità di costruire ponti per la pace, in tempi ancora troppo dolorosi con i fatti di Genova. Mentre Giomi evidenzia l’importanza dell’aspetto internazionale, Frongia pensa che attraverso il divertimento i giovani potranno comprendere l’importanza degli altri. L’aspetto culturale è omaggiato dalla Russo, che rivela la possibilità di visitare ben quindici strutture museali. Mons. Sanchez chiama in causa il rispetto, la solidarietà e l’integrazione. Quella che il Vaticano sigilla tra le varie religioni con la Via Pacis, lo sport e la fede al servizio della pace. Principio che traccia un percorso mistico toccando San Pietro, la Sinagoga, la Moschea, La Chiesa Valdese e la Chiesa Ortodossa per creare due percorsi podistici: la mezza maratona di carattere competitivo e una 5 Km aperta a tutti (non competitiva).

E così si accodano – con partners, official suppliers, media partners e partners Istituzionali di tutto spicco - una serie di iniziative già dal 20 settembre. In ausilio all’aurea impresa la RunFest che lascia la sua sede natale, Stadio dei Marmi-Mennea, per trasferirsi a Piazza del Popolo, più centrale e di certo più frequentata. Qui prenderanno vita iniziative culturali, sportive e religiose. Un Festival del Running, un VerticalMovie Festival con una giuria di spicco, la foto ricordo gratis con ENDU e UnipolSai, una promozione mediatica offerta da Rai Radio 2, una campagna di sensibilizzazione tra radio e Tv programmata da Responsabilità Sociale Rai e a RAI Sport la differita della gara.

Dall’arena più vecchia del mondo – seconda, forse, a quella di Verona – si dispiega la kermesse dei “GladiaRunner” in lizza per la Via Pacis e se avrà ragione Lorena Bianchetti (Direttore Artistico) “gara bagnata, gara fortunata” il 23 settembre 2018 il popolo dei “runPacis” sarà di certo cospicuo.

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