Il prezzo mortale di queste malattie viene pagato più spesso dai bambini di meno di un anno di età e dagli anziani 'over 65' e il loro peso è più alto, emerge dallo studio, in Italia e in Grecia. Nel nostro Paese sono infatti 10.762 le morti per questa causa (su oltre 200.000 casi) che si registrano ogni anno, dunque ben un terzo del totale. In Grecia molte meno: 1.626 su circa 18.500 casi. Lo studio stima che, a livello generale, il 75% delle infezioni è associato all'ambiente sanitario e che il 39% è causato da infezioni batteriche resistenti ad antibiotici di ultima generazione come carbapenemi e colistina. E quando questi medicinali non sono più efficaci, è estremamente difficile o in molti casi impossibile curare le infezioni.
Gli autori affermano che "il carico stimato di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici è sostanziale rispetto a quello di altre malattie infettive, e risulta sempre in aumento dal 2007. Le strategie per prevenire e controllare il fenomeno richiedono un coordinamento a livello europeo e globale. Tuttavia, il nostro studio ha dimostrato chela situazione varia notevolmente da un Paese all'altro, evidenziando così la necessità di strategie di prevenzione e controllo adeguate alle esigenze di ciascuno Stato". (Adnkronos)