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Sabato, 24 Novembre 2018 14:32

le innovazioni nel condominio, la strategia dell'ANACI

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Parte da Taranto la sfida, a livello nazionale, per innovare gli edifici condominiali, garantire i diritti degli inquilini e delle persone ed aumentare, con interventi migliorativi, il valore degli stessi immobili

L'Anaci (associazione nazionale amministratori condominiali ed immobiliari), in collaborazione con l'Ordine degli ingegneri della Provincia di Taranto e con la Fondazione Scuola Forense di Taranto, ha messo a confronto gli esperti sul tema "le innovazioni nel condominio". Nella giornata di studio, un convegno tecnico-giuridico svoltosi nella sede del Dipartimento ionico dell'Università degli studi di Bari, ex Caserma Rossarol, i relatori sono intervenuti sull'argomento, di grande valenza socialeAbbattere le barriere architettoniche, installare ascensori adeguati a disabili ed anziani, garantire l'efficientamento energetico e digitale sono stati alcuni dei punti trattati.

La partecipazione al convegno, con ingresso gratuito, ha dato diritto a crediti formativi per gli associati Anaci e per ingegneri ed avvocati. Partner dell'iniziativa sono stati il Gruppo24ore, Ascensori Cavallaro, Immobiltecno e Duferco Energia. All'incontro ha preso parte il presidente nazionale Anaci, insieme ai massimi esperti del settore.

Il tema, di grande attualità, fa riferimento alla legge 220 del 2012, che indica il percorso da seguire per interventi migliorativi nei condomini, sul piano dell'abbattimento delle barriere architettoniche, per tutelare e garantire i diritti di disabili ed anziani, ma anche sul piano dell'efficientamento energetico, con l'uso di energie rinnovabili, e delle nuove tecnologie digitali e satellitari.

L'ingegner Francesco Burrelli, presidente nazionale Anaci, è intervenuto sul tema "impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili" e, più in generale, sulle linee guida della riforma. "La legge 220 del 2012, entrata in vigore - ha dichiarato Burrelli -, fornisce una serie di indicazioni importanti su come utilizzare al meglio le parti comuni per migliorare anche le parti esclusive"(di proprietà dei singoli condomini). "E' importante non solo per l'efficientamento energetico, ma perché si migliora la sicurezza e l'organizzazione dello stesso condominio. L'edificio condominiale non è più quello degli anni '50 - ha sottolineato Burrelli -. L'innovazione tecnologica, con la fibra, con la nuova banda larga, con il sisma bonus e con l'ecobonus, è stata oggetto di grandi interventi finanziari da parte dello Stato, con la possibilità di sgravi fiscali dal 50 all'85 per cento. Questo consente alle persone meno abbienti, alle persone che hanno meno soldi e meno possibilità di poter deliberare in assemblea, di farlo con pochissimi soldi e dilazionando le cifre, con la cessione del credito. L'innovazione nei condomini è fondamentale - ha concluso Burrelli -, purché siano garantiti i diritti di tutti e non si rovinino le nostre bellissime case; e che inoltre, gli enti e il legislatore capiscano che non è possibile, ad esempio, che una persona con disabilità non possa accedere al quinto piano di un immobile perché ancora ci sono delle leggi che possono ostacolare la risoluzione del problema. Credo che la burocrazia sia un altro degli ostacoli che dobbiamo vincere. Sediamoci insieme - è stato l'invito -, perché con le innovazioni, con le nostre strutture, con le menti e con la trasversalità delle professioni, possiamo garantire al cittadino interventi che prima non erano possibili".presidente nazionale e provinciale Anaci

Anna Maria Portulano, presidente provinciale Anaci Taranto, ha sottolineato, nel contesto, il ruolo degli amministratori di condominio. "Le innovazioni - ha detto Portulano - sono un argomento che deve essere affrontato con la giusta competenza e prospettiva. Dobbiamo pensare ai disabili, ai bambini, agli anziani e dobbiamo condurre il condominio ad assumere decisioni che siano le più idonee ed opportune. Ci sono finanziamenti, possiamo accedere a determinati fondi di riserva per realizzare delle opere. Tutto questo si deve 'armonizzare' in un condominio già esistente. Anche da un punto di vista progettuale (pensiamo ai nostri palazzi d'epoca), bisogna puntare all'efficienza ma anche alla bellezza degli edifici, senza stravolgere la loro natura. Noi amministratori abbiamo il compito di conservare quello che abbiamo e renderlo fruibile ed efficiente. L'esempio è installare un ascensore in un condominio datato. Ci sono strutture che devono essere preservate e manutenute, ma, al contempo, bisogna garantire il diritto alla mobilità degli abitanti dello stabile e la fruibilità dello stesso edificio. La nostra è la più grande associazione a livello nazionale - ha concluso la presidente -. Siamo orgogliosi ed onorati del confronto in questa giornata di studio, con i massimi esperti del settore".

La riforma, oltre ad indicare le nuove norme, impone, con l'evoluzione delle esigenze abitative e degli stili di vita, di occuparsi anche delle innovazioni, in settori come internet, le tv, i satelliti, gli impianti centralizzati per le comunicazioni digitali, l'evoluzione in materia di energia elettrica con fonti rinnovabili, gli ascensori idonei alle esigenze della disabilità. Il parco immobiliare italiano, così come quello della città di Taranto e della provincia, è, però, datato, con edifici che, in media, hanno almeno 25 o trent'anni di vita. La riforma consente che vengano realizzate tutte le opere che puntano all'abbattimento delle barriere architettoniche, al contenimento del consumo energetico, alla realizzazione di parcheggi, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, agli impianti centralizzati e all'accesso ad ogni altra fonte o mezzo informatico. Si tratta di interventi che, da una parte garantiscono i diritti delle persone, abitanti degli edifici condominiali, dall'altra conferiscono più valore alla stessa struttura abitativa. La sfida inizia, perciò, dalla formazione e dal confronto con i tecnici e con le aziende specializzate, per approfondire il tema ed essere pronti ad intervenire, con l'obiettivo di rivalutare il parco immobiliare e tutelare i diritti.

Al convegno sono intervenuti:

Anna Maria Portulano, presidente provinciale Anaci Taranto;

l'avvocato Marco Caracciolo, direttore centro studi Anaci Taranto (presentazione del corso di formazione iniziale per lo svolgimento della professione di amministratore di condominio);

Alan Castagnini, avvocato del Foro di Taranto e componente del centro studi provinciale Anaci Taranto (aspetti generali ed innovazioni vietate);

Francesco Rizzi, avvocato del Foro di Taranto e componente del centro studi provinciale Anaci Taranto (il mantenimento di destinazione d'uso delle parti comuni);

Gianluca Masullo, avvocato del Foro di Salerno e consigliere di Giunta nazionale Anaci (decisoni dell'assemblea, riparo della spesa e determinazione del contributo dovuto ai condomini che inizialmente non hanno partecipato all'installazione dell'impianto di ascensore);

Giovanni Cavallaro, past president dell'associazione nazionale imprese di costruzione e manutenzione ascensori;

Paolo Tattoli, presidente commissione Uni impianti ascensori-montacarichi, scale mobili e apparecchiature similari (aspetti generali sull'installazione dell'impianto di ascensore in un edificio esistente);

l'ingegner Francesco Burrelli, presidente nazionale Anaci (impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili).

Ha moderato l'incontro l'avvocato Antonio Mele, responsabile scientifico del Centro studi Anaci di Taranto.

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