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Mercoledì, 24 Aprile 2019 14:45

Salvini: 'Governo avanti? Chiedete a M5S'. 'Si sciacqui bocca chi parla di Lega' e la lite continua

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Raggi: 'Sono certa che ci penserà Parlamento. Salvini ha perso chance per fare qualcosa di buono per italiani'

Non si placa lo scontro all'interno della maggioranza sul caso Siri e sul Salva Roma. Il giorno dopo il braccio di ferro sulla norma che prevede entro il 2021 la chiusura della gestione commissariale del debito capitolino, tra i due vicepremier i nervi restano tesi. "Si sciacqui la bocca chi palando mette in relazione Lega e mafia" dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini in conferenza stampa al Viminale.

"Chiedete agli amici cinquestelle". Così il ministro dell'interno Matteo Salvini ha risposto alla domanda se il governo andrà avanti alla luce delle continue liti con i Cinquestelle. "Mi sono impegnato a non rispondere più alle provocazioni - ha aggiunto - anche oggi ho letto tra le 5 e le 10 dichiarazioni contro di me. I ministri e i deputati della Lega hanno avuto indicazione di non replicare. Per quello che mi riguarda lavorerò per l'Italia nei prossimi anni e spero che anche gli altri vogliano lavorare".

"Non accostate mai il mio nome e quello della Lega alla mafia. Chi parla di Lega deve sciacquarsi la bocca perché con la mafia non abbiamo nulla a che vedere", ha detto il vicepremier rispondendo alle richiesta di dimissioni del sottosegretario Armando Siri arrivata dai cinquestelle.

"Stop polemiche, il governo va avanti altri 4 anni. Ogni ministro deve pensare a fare il suo e il M5S vuole andare avanti per altri 4 anni. È un esecutivo che può cambiare davvero le cose e noi ci crediamo. Quindi abbandoniamo anche i vittimismi. Non mi è mai piaciuto chi tira il sasso e poi nasconde la mano. Io sono sempre stato abituato a metterci la faccia davanti ai problemi. Mettiamocela insieme e cambiamo il Paese". Lo dice Luigi Di Maio.

Poi Matteo Salvini torna sul destino del Salva Roma. "Stiamo ragionando come Lega su un piano d'azione per Roma Capitale perchè la capitale Italia e i suoi cittadini non meritano le scene viste alla Stazione Termini e a Tor Bella Monaca Non servono soldi ma un'amministrazione più efficiente e funzionante". "Non c'è nessun polemica con cittadini di Roma che hanno il mio sostegno e rispetto perchè meritano una città più pulita, ordinata e efficiente", ha aggiunto Salvini.

Intanto secondo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, "Salvini aveva una occasione per fare qualcosa di buono per gli italiani con il Salva Italia. Avrebbe cancellato 2 miliardi e mezzo di debiti a carico di tutti gli italiani. Sono certa che il parlamento riuscirà ad intervenire e a correggere tutto questo". 

Per il capogruppo della Lega in Campidoglio, Maurizio Politi, "il problema di Roma non è in sé il debito storico, ma la riforma istituzionale che purtroppo il sindaco Raggi non è stata in grado di proporre seriamente al Governo. Noi come Lega con l'ok di Salvini stiamo lavorando ad una proposta autonoma che presenteremo e contiamo venga approvata dal Parlamento per dare veramente a Roma oltre che le risorse anche i poteri istituzionali. Ci vuole una risposta organica".

La tensione resta comunque alta. E' il caso Siri, in particolare, a tenere ancora banco tra i partner di governo. Tanto che fonti di Palazzo Chigi spiegano che sulla vicenda "sarà il presidente Conte a decidere. Il presidente a giorni vedrà il sottosegretario Siri e prenderà una decisione".

Salvini, al momento, non si sbilancia. "Abbiamo piena fiducia nella magistratura perché lavori bene e serenamente" ribadisce il vicepremier, allontanando al tempo stesso lo spettro di una crisi di governo: "Non ho nessuna fretta di mandare al voto gli italiani che hanno invece bisogno di stabilità" assicura. Poi, a chi gli chiede se abbia ricevuto una richiesta di dimissioni per il sottosegretario della Lega da parte del premier, Salvini replica secco: "No".

Intanto, l'altro vicepremier non sembra intenzionato a mollare. "Io e Salvini abbiamo fatto grandi cose insieme in questi mesi e abbiamo improntato questo governo su un rapporto di fiducia - dice il leader grillino da Taranto -. Ora stiamo chiedendo un ulteriore atto di fiducia". Quindi osserva: "Se la Lega non c'entra niente con queste accuse che vengono fatte a Siri, dimostri la propria estraneità ai fatti allontanando Siri dal governo perché, altrimenti, io comincio a preoccuparmi a vedere Salvini e la Lega difendere a spada tratta Siri".

Al tempo stesso il capo pentastellato prova a gettare acqua sul fuoco: "Stop polemiche, il governo va avanti altri 4 anni - assicura -. Ogni ministro deve pensare a fare il suo e il M5S vuole andare avanti per altri 4 anni. È un esecutivo che può cambiare davvero le cose e noi ci crediamo". "Quindi abbandoniamo anche i vittimismi. Non mi è mai piaciuto che tira il sasso e poi nasconde la mano. Io sono sempre stato abituato a metterci la faccia davanti ai problemi. Mettiamocela insieme e cambiamo il Paese''.

E sul caso Siri anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli commenta: "Se facesse parte del M5S sarebbe già stato messo fuori da questo governo".

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