Con la morte in ospedale di un giovane di 24 anni, è salito a sei il numero dei morti negli incidenti avvenuti ieri mattina all'esterno dell'impianto di stoccaggio di carburante della compagnia statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto. Lo riferisce il quotidiano La Razon.
Prima di questo nuovo grave incidente, l'Ufficio del Difensore del popolo (Ombudsman) boliviano aveva reso noto che dal 20 ottobre, giorno delle contestate elezioni vinte dal presidente dimissionario Evo Morales, i morti erano 24.
Ieri reparti di agenti di polizia e militari sono intervenuti in forze per rimuovere un blocco all'impianto di Senkata realizzato da dimostranti pro-Morales e permettere l'uscita verso La Paz di autocisterne con benzina e diesel.
L'impianto era stato bloccato da tempo da manifestanti pro-Morales, al punto che nella capitale già era evidente la mancanza di benzina e diesel, per cui in mattinata è scattata una operazione in grande stile delle forze di sicurezza che, con l'utilizzo di armi e lacrimogeni e l'appoggio di elicotteri, hanno avuto ragione della resistenza di chi appoggiava il blocco.
In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri. Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l'esistenza di morti e feriti. Con informazioni dell'Ansa