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Venerdì, 18 Settembre 2015 00:00

La luna sumera e la luna inglese

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Il mio amico Paolo Peruch non è d’accordo con me su questa mia avventura: esplorare il sumero attraversando l’inglese. Lo so. Mi direbbe: va cauto. Tuttavia…Angelino, Angelino…Voglio osare nel nuovo.

Il meeting, l’incontro, mi viene suggerito da to meet, in sumero tu me.et, (dio) vento, tu15, parola creatrice me connessione te.

Azzardo questo incontro memore della sapienza dei druidi, i sacerdoti antichi degli Angli e dei Sassoni, che già col nome narrano dur-idi, ‘perdurare (degli) dèi (e del dio)’ nell’idea, aidia, nella pronuncia inglese.

Ho scelto la luna, ingl. moon, sumero mu-un, quale massima divinità dei Zumeri. En Zu, letta Zu-en, in accado Su-en, poi Sin, notoria Inanna, ispirava la saggezza Zu, su2.

Giobbe, ingl. Job = J-ub, ‘luce (del) cielo’, era “nella terra di Uz” (incipit del libro di Giobbe), ed Uz è la lettura di Zu, ‘saggezza’, luna.

In questa esplorazione terremo presente che la memoria storica ci fornisce un numero parziale di sumero-grammi ben identificati –il diz. Halloran me ne dà 6400, numero esiguo per procedere alla comparazione sillabica lingua per lingua con i ribaltamenti in eme.gir (giro del me)-. L’ipotesi di fondo –zumero lingua origine delle lingue moderne 4000 anni fa-  mi autorizza ad avanzare in Internet, forte della convinzione dell’estrema pluralità dei sinonimi vigenti sia in antico che nel moderno e del fatto che si riconosce imparando ciò che si cerca accuratamente. Mentre si riconosce idiotizzando ciò che si ripete semplicemente.

mu-unEmesal dialect for gu2-un? cf., umun. (: 178)

umun title of respect; Emesal dialect for en [en.zu nds], nin, or lugal, ‘lord, master; lady; king; queen (cf., u3-mun, ‘blood’). (: 298).

Approfitto dell’emergenza di nin, come titolo di rispetto, dato a nin.mu.am, il Marduk col numero 50, massimo spirito e massimo terrore, per leggere Nin-anna nel nome della dea In-anna, paredra di (Ur)-An, il cielo. Il titolo di rispetto chiede il riconoscimento della massima divinità zumera, En Zu.

Vi confesso che sono partito dalla cupola, ingl. dome, che mi ha invitato al sumero mu-du10-du10-ga the good ‘me’s, the beneficial functions, (‘civilization’s functions’ + reduplicated ‘sweet good’ + nominative. (: 172).

Il sum. Du-mu torna in Dumuzi, il giovinetto che s’innamora della dea luna fino a finire negli Inferi. Dumu-zi è ‘soffio zi’ di vita traverso i me, i nomi che creano, come il mu.

La cupola invita ad uscire dalla logica binaria di lettura-scrittura per entrar stereo nei me, così come invitano i meacula, puntini delle stelle: riconoscere l’unico me nella fonte dell’Uno.

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