Il ministro dei trasporti spagnolo, José Luis Ábalos e Rodríguez hanno tenuto una riunione all'aeroporto di Barajas a Madrid, secondo Vozpopuli, sebbene a Rodríguez, numero due del presidente venezuelano Nicolás Maduro, sia vietato l'ingresso nell'UE.
"L'attuazione delle restrizioni ai viaggi è una questione che corrisponde agli Stati membri e, naturalmente, prevediamo che tutti gli Stati membri rispettino il regime sanzionatorio concordato", ha dichiarato la portavoce della Comunità straniera Virginie Battu, nella Conferenza stampa quotidiana della Commissione europea.
La portavoce ha affermato che spetta all '"autorità nazionale pertinente" determinare se il regime sanzionatorio è stato violato, che gli Stati membri adottano all'unanimità in seno al Consiglio dell'UE e sono tenuti a rispettarlo.
Fonti comunitarie hanno confermato che, nel caso spagnolo, il ministero degli Affari esteri è l'autorità che deve controllare il rispetto delle sanzioni adottate a livello europeo.
Le fonti hanno sottolineato che "non ci sono ragioni" per cui gli stranieri non riesaminino questo caso e che, se si determina che c'è stata una violazione del regime sanzionatorio con la presenza di Rodriguez in Spagna, devono denunciarlo al Consiglio dell'UE, all'istituzione che rappresenta tutti gli stati membri.
Battu ha confermato che Rodríguez è incluso nell'elenco di 25 personalità venezuelane a cui si applicano un congelamento dei beni e un divieto di viaggio nel territorio europeo, sebbene non abbia formulato commenti specifici sulla presenza di Rodriguez a Barajas o sulla presunta riunione del Venezuelano con un membro del governo spagnolo
La delegazione del PP al Parlamento europeo ha già registrato, tramite l'eurodeputato, un'interrogazione scritta all'alto rappresentante dell'UE per la politica estera, Josep Borrell, per chiarire se il viaggio di Rodriguez viola il regime sanzionatorio e quali misure ci vorrà "affinché eventi come questo non si ripetano". EFE
Libera traduzione di Agorà Magazine