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Sabato, 11 Aprile 2020 08:02

'Salvini e Meloni contro l'Italia', Il premier li attacca sul Mes

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Consiglio europeo il 23 aprile. Conte: 'La mia posizione non è mai cambiata e mai cambierà.  Berlusconi: 'Un compromesso al ribasso ma Ue si muove'. Von der Leyen: 'Dall'Eurogruppo un risultato cruciale'. Gualtieri: 'Servono 1.500 miliardi. Mes il voto favorevole di Palazzo Madama è arrivato poi il 12 luglio 2012, mentre l’approvazione definitiva è stata data dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio 2012. All’epoca era in carica il governo tecnico di Mario Monti. Lega voto contro e Giorgia Meloni era assente.

Servono gli Eurobond e servono subito. O l'Italia "non firmerà" nessun accordo in Ue. Il premier Giuseppe Conte rilancia. Non si accontenta, dice chiaro e tondo, del "passo avanti" fatto dall'Eurogruppo. L'Ue deve mettere sul piatto "almeno 1500 miliardi" e un fondo finanziato da uno strumento con gli Eurobond, perché serve "una potenza di fuoco proporzionata alle risorse di un'economia di guerra". Su questo Conte promette battaglia. E dà battaglia, contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni che lo accusano di aver aperto al Mes, il tanto vituperato fondo salva Stati: "Non è attivato alcun fondo. Sono falsi e irresponsabili e ci indeboliscono in Ue", dice chiamandoli per nome in diretta tv. Usa "metodi da regime totalitario", protestano i leader dell'opposizione. Ma il Mes divide anche la maggioranza e alimenta tensioni in un vertice fiume a Palazzo Chigi. Così come divide la proposta Pd di un contributo di solidarietà per i redditi oltre gli 80mila euro. La firma Graziano Delrio e non piace a tutti i Dem ma Conte la boccia: "Non è all'orizzonte".

Salvini: 'Conte insulta, chiamerò Mattarella' - "Noi cerchiamo di lavorare per i cittadini. Ma se la risposta di Conte è occupare la Tv pubblica per insultare, mentendo, vorrà dire che chiamerò il presidente Mattarella per dirglielo". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervistato da Barbara Palombelli su Rete 4.

Meloni: 'Conte tracotante, il Colle non ha niente da dire?'  - "Il premier Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell'edizione più vista dei tg per accusare l'opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto che la RAI mi dia possibilità di replica alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità. Il Presidente Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario?". Lo dice Giorgia Meloni,leader di Fdi.

Da quanti anni se ne parla? Abbiamo ricostruito la sua vicenda e come si è arrivati al dibattito di oggi. Il voto favorevole di Palazzo Madama è arrivato poi il 12 luglio 2012, mentre l’approvazione definitiva è stata data dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio 2012. All’epoca era in carica il governo tecnico di Mario Monti. A Montecitorio, il via libera alla ratifica è stato dato con 325 voti favorevoli, 53 contrari, 36 astenuti e 214 assenti. Tutti i 168 deputati del Partito democratico presenti votarono a favore, così come 83 parlamentari del Popolo della libertà, 30 dell’Unione di Centro e 14 di Futuro e libertà. La Lega (con Roberto Maroni segretario) fu l’unica a votare contro (51 no), insieme a due voti ribelli all’interno del Pdl (Guido Crosetto e Lino Miserotti). Il giorno della votazione, la futura leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, all’epoca deputata del Popolo della libertà, era invece assente.

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