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Giovedì, 11 Agosto 2016 00:00

Venezuela: referendum quest'anno improbabile, opposizione protesta

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Caracas (Venezuela) - L’opposizione venezuelana convoca una protesta di massa per il primo settembre, dopo l’ultimo intervento del Consiglio Nazionale Elettorale che tende a depotenziare il referendum per la destituzione del presidente Nicolas Maduro.

La presidente del Consiglio Elettorale ha fatto alla stampa un’elaborata esposizione, al termine della quale si è limitata a dire che “probabilmente” il processo di raccolta delle firme potrà concludersi solo a fine ottobre, poi occorrerà verificarle tutte, e i tempi tecnici porterebbero al prossimo anno, cosa inaccettabile per l’opposizione:

“Ci sarà un referendum per la destituzione e ci sarà quest’anno, nel 2016, perché è tecnicamente possibile, perché è politicamente pertinente e perché è socialmente indispensabile”, ha detto Jesus Torrealba, segretario del cartello delle opposizioni.

“Ogni giorno che passa allontana la possibilità di avere il referendum revocatorio entro il 2016”, dice Maria Corina Machado ledear del movimento Vente Venezuela e i suoi deputati del parlamento venezuelano chiedono con un documento firmato da: Luis Barragán, Juan Pablo García, Winston Flores e Franco Casella di non aspettare il primo settembre, ma di convocare subito una protesta di massa.

Il tempo è cruciale perché Maduro, che controlla tutti gli organi dello Stato ad eccezione del Parlamento, venendo sfiduciato dai cittadini prima del 10 gennaio dovrebbe essere sostituito da un nuovo presidente eletto, mentre dopo quella data verrebbe solo sostituito dall’attuale vice-presidente, Aristóbulo Istúriz, un fedelissimo nominato pochi mesi fa. Il governo chavista si garantirebbe quindi altri due anni di sopravvivenza.

Nel frattempo il popolo venezuelano sta soffrendo la fame, è senza medicine in una crisi economica che non ha precedenti nella storia del Venezuela.

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