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Martedì, 13 Settembre 2016 06:45

Reggio Emilia - 'Tra i banchi d'estate' 2016 - con ragazzi migranti

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Sono stati 71 i ragazzi e le ragazze di origine non italiana che quest'estate hanno partecipato al progetto di cultura e lingua italiana “Tra i banchi d’estate”, promosso dall'assessorato alla Città internazionale del Comune di Reggio Emilia e realizzato in collaborazione con Officina Educativa, giunto alla sua ottava edizione.

Il corso estivo offre ai giovani, di età compresa tra i 13 ai 17 anni da poco arrivati in Italia e residenti a Reggio Emilia e provincia, l’opportunità di apprendere le basi della conoscenza della lingua italiana, offrendo un primo periodo di avvicinamento all’ambiente scolastico nel loro nuovo contesto abitativo.

L’avvio dell’anno scolastico per i ragazzi che hanno frequentato il corso sarà pertanto un po' più agevolato, in quanto esso rappresenta un aiuto ulteriore per combattere l’abbandono scolastico dei giovani stranieri, che risulta essere purtroppo ancora significativo proprio a causa delle barriere linguistiche e culturali.

“Tra i banchi d’estate” è un progetto rivolto anche ai ragazzi non ancora iscritti alle scuole superiori e a quelli usciti dall’età dell’obbligo scolastico (17 anni), che non sempre sono inseriti nei circuiti scolastici.

Le attività, ospitate quest’anno dall’istituto “Blaise Pascal”, si sono sviluppate nell’arco di 6 settimane: tra il mese di luglio e quello di settembre sono state organizzate quattro classi, ciascuna delle quali ha proposto 9 ore frontali settimanali di italiano ‘L2’ e 3 ore di laboratorio per favorire la conoscenza della città e delle sue risorse ricreative, culturali e di pubblica utilità. In totale, quindi, ogni ragazzo ha avuto l’opportunità di frequentare 72 ore di lezione / laboratori.

 livelli delle classi sono stati suddivisi, per un lavoro più proficuo, in classe base per studenti scarsamente scolarizzati con necessità di apprendere gli elementi della scrittura latina (es. cinesi, arabofoni...); due classi intermedie, composte in base all'età degli studenti, e una classe avanzata per i ragazzi residenti in Italia già da qualche mese, altamente scolarizzati nei loro paesi d'origine o con una maggiore propensione per l'apprendimento delle lingue. Alcuni studenti più pronti nell’apprendimento della lingua italiana inoltre spesso hanno collaborato come 'aiutanti facilitatori' nei riguardi dei loro compagni.

 percorso è stato finalizzato soprattutto ad offrire una prima accoglienza a chi arriva dal paese d’origine durante l’estate, per accelerare l’ambientamento scolastico, fornire un supporto linguistico che permettesse ai ragazzi di inserirsi nel nuovo contesto di vita con maggiori strumenti e incidendo così sulla percentuale di insuccesso scolastico.

Inoltre si è cercato altresì di orientare i ragazzi neo - arrivati rispetto alla scelta scolastica, alla città e alle risorse del territorio, riducendo il rischio di isolamento e di marginalità degli adolescenti stranieri rispetto al resto dei coetanei.

A supporto dell’attività didattica sono stati organizzati dei laboratori di insegnamento trasversale, che hanno visto una serie di uscite sul territorio per meglio conoscere la città, le sue risorse, i suoi luoghi di aggregazione e i suoi servizi.

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