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Domenica, 27 Novembre 2016 00:22

Il corteo a Roma per il No di Grillo, "se vince il No subito elezioni. Salviamo il Paese"

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Roma - "Noi vogliamo salvare il Paese che è in mano a cose che non conosco e controllato a mille chilometri di distanza". Così Beppe Grillo dal palco di piazza Bocca della Verità a Roma a conclusione della marcia Cinquestelle.

"Questa -ha detto Grillo- è una manifestazione di buonsenso con persone che portano avanti il buonsenso, noi siamo un movimento che è anche una tecnologia un esperimento. Siamo topi da laboratorio". "Noi siamo un esperimento, gli eredi di un mondo nuovo che verrà". "Gli altri - ha aggiunto Grillo - questi menomati morali stanno equipaggiandosi invece per un mondo che non c'è più".

In testa al corteo tra gli altri Alessandro Di Battista, Paola Taverna e, oltre ad altri parlamentari Cinquestelle, la sindaca di Roma Virginia Raggi. "I politici italiani? Continuano a difendere i loro privilegi" ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi. "I politici italiani -ha sottolineato la Raggi- si voltano dall'altra parte quando i cittadini scendono per strada".

"Mettono nella nostra costituzione il fossile, vogliono tornare alla preistoria", ha detto ancora Grillo dal palco. "Il no va deciso non con la testa, alla fine ti autocolpevolizzi, la mente è debole. Ma c'è il cervello che non sbaglia mai, è la pancia. Ci hanno fregato il cervello, fidiamoci del nostro istinto", ha affermato ancora il comico. "Se vince il sì tornano con le trivelle, con i pozzi di petrolio e possono decidere se riattivare il nucleare, con le clausole di supremazia. Poi se fai una manifestazione per protestare non autorizzata rischi pure la galera. Noi siamo la rete, vogliamo dare gli strumenti ai cittadini", ha concluso Grillo.

"L' hanno fatta sporca, questa riforma è una truffa e i soggetti che l'hanno portata avanti sono dei truffatori. Chiamatela 'fritturamistacrazia', 'Delucacrazia', o come vi pare, ma non è democrazia" ha detto Alessandro Di Battista, al termine della 'Camminata per la Costituzione' di oggi a Roma. Dal palco di piazza Bocca della verità l'ex del direttorio, spiega che il Pd, se passa la riforma "avrà il 60% dei senatori automaticamente, visto che hanno tanti sindaci e governatori". "Noi - ha concluso Di Battista - vogliamo riformare la Costituzione, ma levando l'obbligo di pareggio di bilancio, introducendo l'obbligo di dimissioni per i parlamentari che cambiano partito ed eliminando l'immunità parlamentare".

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