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Sabato, 29 Settembre 2018 04:54

C'è una Taranto che protesta per il film, ma in rete c'è una città che vuole rinascere contro la dabbenaggine

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Questa immagine presa da Facebook rappresenta uno schiaffo alla città di pochi facinorosi Questa immagine presa da Facebook rappresenta uno schiaffo alla città di pochi facinorosi

Le polemiche, le proteste eccessive e pretestuose contro l'ennesimo evento straordinario, come le riprese del film Six Underground, ripropongono il tema della città che sconta i malumori del passato e vive di rimpianti.

Certo il disagio del traffico nel Borgo Umbertino lo fa entrare in tilt, ma questo accade anche se c'è la fiera del cioccolato; non diamo allora tutta la croce addosso alla troup cinematografica. È un problema atavico che riguarda i parcheggi che nessuna amministrazione pubblica ha risolto, a parte le strisce blu per evitare parcheggianti a vita. C'è chi dice che, nelle riprese essendo anonime, la città non traspare. E allora? Chiedetevi quale sia la location di Montalbano, la saga del poliziotto più amato dagli italiani. i film di Sergio Leone erano in Arizona ma venivano girati in Basilicata, potremmo continuare a iosa... C'è in rete tanta gente che si ribella contro le proteste di pochi facinorosi che sono avvenute in queste ultime ore nella città vecchia e dimostrano una città diversa, che risponde alla smart city, la città intelligente che vogliamo esaltare.

"Quel pasticciaccio brutto di via Duomo" parla di città vecchia di Taranto, ma non di quella ridicolizzata da mezzo mondo questa mattina per aver cercato di interrompere le riprese del più costoso colossal televisivo mai realizzato. L'autrice, Silvia Quero, eEdit@ Casa Editrice & Libraria prendono le distanze da questo vergognoso episodio perpetrato da una sparuta minoranza, essendo da sempre impegnati nella valorizzazione del territorio. L'isola non deve tornare ad essere una zona off limits, dedita al malaffare e che non tollera intromissioni esterne. L'isola oggi è in fervente crescita, grazie a quanti si impegnano quotidianamente per migliorare e migliorarsi, in un'ottica di crescita individuale e collettiva. È difficile superare "Il Ponte", ma soprattutto i pregiudizi, quando ci si trova dinnanzi a questo tipo di episodi, fortunatamente stigmatizzati da politici, operatori culturali e sociali e da quanti hanno a cuore le sorti di questa città. Chi tace, chi non prende posizioni è complice!”

Piero Trombettiere speranzoso.

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“Bella gente, questo è un post decisamente polemico.
Polemico come il tarantino medio. Professionista della critica a uecchie, della flagellazione, della frustrazione, della lamentazione. Non c'è niente che ci stia bene! Le polemiche vengono ugualmente distribuite sia per le manifestazioni sacre, che per le profane. E il Concerto del Primo Maggio e giù polemiche, e i Riti della Settimana Santa e sono polemiche, polemiche per le varie Processioni, per le manifestazioni musicali come il Medimex, ed ultime in ordine di apparizione le polemiche per i disagi causati dalle riprese del film Six underground. Naturalmente, tanto per non farci mancare niente, ci sono polemiche anche per le manifestazioni sportive come lo Spartan Race! Dobbiamo tenere presente, invece, che tutte questa attività concorrono a veicolare una immagine di Taranto che non è solo l'Ilva. Se davvero vogliamo svincolarci dall'industria, e proiettarci verso una nuova economia che guarda seriamente al turismo, dobbiamo essere disponibili a sostenere queste iniziative, anche con piccoli sacrifici personali. Infine vorrei ricordare che l'apertura mentale non è la frattura del cranio: Avaste con le polemiche ed i piagnistei! E' tempo di aprirsi a nuovi orizzonti. Ora!”

 

Abbiamo colto due interventi fuori dal coro che confortano questa idea di cambiamento di mentalità. Che vuol dire una ripresa cinematografica di un colossal in città? Selezione di comparse, spazi per casting, catering e soluzioni per il reperimento di props, materiali per la scenografia e costumi, servizi di accoglienza per la troupe e per gli attori (hoteltrasferimenti e locali tecnici di servizio, ristoranti) e non solo ringraziamenti nei titoli di coda.  Trascurare questo per legittimare piccoli interessi è fuorviante, del tutto pretestuoso. A onor di cronaca va detto che la produzione principale del film ha iniziato le riprese il 30 luglio 2018 a Los Angeles, in California e nelle città di Firenze, Roma, Siena e Taranto. Che la stampa parli anche di proteste a Firenze con un ristoro dato alla Città toscana di 330 mila euro ci porta a chiederci - non lo sappiamo -  se il Comune di Taranto abbia avuto qualcosa. Nessun problema invece traspare dalle news a Siena e Roma. 

Per tornare a Taranto, certo non c'è da meravigliarsi dei cassonetti rivoltati in una città che soffre anche un degrado culturale che trova il suo clou maggiore nei cassonetti bruciati a Capodanno. Tuttavia crediamo che non ci sia altra scelta se non difendere la parte migliore della città, renderla protagonista, esaltare le buone prassi, le idee innovative, la bellezza, la cultura, gli eventi. Cosi cresce la comunità ed è questo che la città merita, un nuovo rinascimento dal medioevo. 

 

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