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Mercoledì, 06 Febbraio 2019 16:47

Oggi a Caracas gli italiani del Venezuela al fianco di Guaidò chiedono al governo Lega-M5S-Maie di unirsi all'Europa

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Italia è l'unico Paese fondatore dell'Unione Europea a non riconoscere Guaidò e oggi da Caracas noi Italiani del Venezuela gli chiediamo torna nel lato giusto della Storia

Oggi alle ore 5 a.m. Di Caracas noi italiani del Venezuela saremo con le nostre bandiere d'Italia intorno a Juan Guaidò legittimo, costituzionale Presidente ad Interim del Venezuela, per chiedere al Governo Lega-M5S-Maie di abbandonare l'assurda posizione di non riconoscere Guaidò. Italia è l'unico Paese fondatore dell'Unione Europea a non riconoscere Guaidò.

Ci saranno le nostre Associazioni regionali, i Centri italo-venezuelani, la Camera di Commercio Italo-venezuelana CAVENIT, i Comites, i partiti italiani in Venezuela (Partito Popolari per Italia, Forza Italia – PPE, Fratelli d'Italia, Partito Democratico) ci saranno i nostri giovani, ci saranno i nostri deputati italo-venezuelani al Parlamento del Venezuela, ci saranno gli italiani del Venezuela ex prigionieri politici ma soprattutto ci saranno le migliaia ci cittadini italiani del Venezuela e grideremo con forza che l'Italia torni nel lato giusto della storia e stia dalla parte della Democrazia della Liberta e dei diritti umani.

La nostra storia di italiani del Venezuela inizia a Roma al giuramento di Simon Bolivar El Libertador di liberare il Venezuela il 15 agosto 1805, dall'Italia lo seguirono in tanti al suo rientro in Venezuela e combattemmo al suo fianco per l'indipendenza del Venezuela. Voglio qui ricorda alcuni di quei eroi italiani del Venezuela: Castelli, Barretto, Milani, Lupi, Codazzi solo per citare i più noti, Istituto di studio dell'Immigrazione certifica che i loro discendenti nel 1900 erano 5 mila, tutt'ora i pronipoti sono qui in Venezuela, italiani di sangue e no di cittadinanza con diritto al passaporto, perche i loro bisnonni erano si italiani ma l'Italia come stato non essisteva. Io qui a Caracas o conosciuto alcuni loro discententi fra cui Angel Lupi, che importa (meglio dire importava visto che dal 2013 solo il Regime importa tutto ed è vietato ai privati importare) dall'Italia catene di distribuzione e macchine per impacchettamento per le industrie, oggi Lupi è esule a Modena dove ha comprato una delle Industrie che rappresentava. Con orgoglio nel suo ufficio aveva 5 divise da generale dell'Esercito del Venezuela e me le mostrava “questa è di Angel Lupi che venne al seguito di Simon Bolivar, questa e del mio bisnonno, questa e di mio nonno, e questa e di mio padre e questa e di mio fratello morto qualche anno fa”, Ho avuto l'onore di essere amico con Osvaldo Baretto Milani, professore di Diritto dell'Università Centrale del Venezuela la più importante Università Pubblica del Venezuela a cui il regime e da anni che non da le dovute sovvenzioni. Osvaldo Baretto Milani editorialista del quotidiano Tal Cual costretto come tutti i giornali di editori privati – come del resto io – a passare a edizizione on line, perché il Regime a noi editori privati non da la carta per stampare. Osvaldo parlava perfettamente un colto e ricercato italiano, mi diceva sempre: “Vedi Umberto, il mio sangue è italiano, io scrivo e leggo italiano, o insegnato ai miei numerosi figli (12 da 4 matrimoni) l'italiano e ad essere orgogliosi di avere la loro radice all'Isola d'Erba in Toscana e a continuare le tradizioni italiane, ma i miei avi hanno combattuto al fianco di Simon Bolivar per liberare questo Paese e con lo stesso orgoglio sono Venezuelano. La storia di Osvaldo Baretto Milani è veramente da romanzo negli anni '60 era il capo della guerriglia comunista amico fraterno di El Che, e di Fidel Castro, poi nel 1963 fu arrestato e si fece 3 anni di prigione e poi ando in esilio in Italia a Milano dove insegno alla facolta di Giurisprudenza al politecnico e dopo si trasferi in Inghilterra dove era docente di diritto internazionale all'Universita Manchester. Rientrato in Venezuela torno alla docenza, direte voi era per Hugo Chavez oggi sarebbe per Maduro? No torno e si schiero come oppositore di Hugo Chavez e dalla sua rubrica su TalCual, lo definiva tiranno. “Vedi Umberto, io ero comunista ed ho combattuto eroneamente con le armi nella giugla dormivo nella stessa tenda con El Che, ma quando vidi come trattavano il Popolo di Cuba la ferocia lucido assassinio di cubani, presi le distanze dai miei amici El Che e Fidel Castro e vidi nel esilio come erano simili al mio Venezuela le società europee ee al mio rientro vidi la tirannia di Hugo Chavez dissi al mio amico e braccio destro ai tempi della guerriglia Teodoro Petkoff , da domani scrivo per il tuo giornale. Osvaldo Baretto Milani era in prima fila al funerale dell'ex presidente del Venezuela Carlos Andrés Pérez , la sera prima era a cena da me e mi disse

“domani , vado a dare onore a un vero Democratico, senza rancore, lui era ministro degli interni ed è lui che mi fece arrestare, ma aveva ragione lui ero io nel torto”.

Potrei citare altri casi altri racconti, mi limito a ricordare che la nostra Comunità italiana del Venezuela ha dato due Presidenti della Repubblica del Venezuela Raúl Leoni 13 marzo 1964 - 11 marzo 1969 e Jaime Lusinchi 2 febbraio 1984 – 2 febbraio 1989. La nostra Comunità ha espresso calciatori e cantanti (Savarese o De Vita) imprenditori e generali (Gagliardi o Del Valle Alliegro), e soprattutto ha fatto industrie, Banche, imprese, ha aperto ristoranti, pasticerie e gelaterie ha importato il Made in Italy ha trasmesso la cultura italiana modificando la società venezuelana e modificandosi agli usi e costumi venezuelani. Se venite in Venezuela e una famiglia venezuelana vi invita la domenica a pranzo non stupitevi se vi servono lasagne al forno alla bolognese che qui chiamano “pasticio a la bolognese” non è per gentilezza nei vostri riguardi è semplicemente il pranzo della domenica dei venezuelani. Se girate per Caracas all'Avenida Victoria o per Chacao non stupitevi di sentire la gente parlare in italiano.

La nostra comunità italiana del Venezuela ad essere per la Democrazia ha pagando spesso un prezzo caro. Ad esempio il sindaco di San Diego, Enzo Scarano, vicino al leader più amato dell’opposizione (Leopoldo Lopez) fu arrestato insieme a lui nel 2014 e con il dirigente di polizia Salvatore Lucchesi. Clamoroso, pochi giorni fa, è stato l’arresto di Laura Gallo, madre di uno dei giovani avvocati che anima l’organizzazione che difende i prigionieri politici, scatenando una poderosa reazione internazionale che ha consentito il suo rilascio.

Il popolare sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, di origine irpina, che aveva battuto il delfino di Chavez nel 2008, pure finì arrestato dalla polizia politica nel 2015. E’ riuscito a fuggire lo scorso anno in maniera rocambolesca. In esilio andò anche un diplomatico famoso, Fernando Gerbasi (figlio di uno dei maggiori poeti venezuelani). A parte casi più esplicitamente politici, l’esodo è diventato la principale speranza di salvezza degli italo-venezuelani.

Che siamo vittime del regime chavista che espropria le nostre industrie le nostre imprese, che attraverso i collettivi armati per la rivoluzione ci sequestra ed ahimè ci uccide, la cronaca è piena di italiani del Venezuela trovati morti, io stesso fui vittima due anni fà di un'assalto con pistola sulla gola e solo grazie a Dio sono qui a raccontarlo.

Noi viviamo uniti al Popolo del Venezuela tutto questo orrore, la mancanza di alimenti, di medicine i nostri connazionali muoino come muoiono i venezuelani perché non possono fare la dialisi, non possono fare la chemio terapia. Siamo tutti nessuno escluso dimagriti di almeno 13 kg negli ultimi 3 anni, giriamo con vestiti che sembrano prestati di almeno due o tre taglie più grandi.

Come fa l'Italia del governo Lega-M5S-Maie a voltarsi dall'altra parte e non rispondere al grido di dolore di oltra e 2 milioni di Italiani del Venezuela ( 160 mila iscritti AIRE e 2 milioni di sangue italiano) Qualcuno mi spieghi come fa l'Italia uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea che qui ha la seconda grande comunità europea ad appoggiare con il suo silenzio, con il suo voto di astenzione in Parlamento Europeo , con il suo non riconoscere Guaidò di fatto appoggiare un Dittatura

Per questi motivi per la nostra storia, per i nostri valori e tradizioni noi italiani del Venezuela come abbiamo lottato al fianco di Simon Bolivar per l'indipendenza ora siamo al fianco di Guaidò e del Popolo del Venezuela e lotteremo con loro per la Democrazia e la libertà W 'Italia W il Venezuela che dio benedica il Venezuela!

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