Ieri Strasburgo col suo voto definitivo alla direttiva europea sul Copyright nel mercato unico digitale - concluso con 348 voti a favore, 274 contro e 34 astensioni- mette fine ad un lungo negoziato, ma ora che succede?
Intanto ci vorrà il tempo di normazione delle regole in ciascuno Stato e nel frattempo capire cosa faranno YouTube, Facebook e Google News - alcuni dei nomi di gestori online che saranno più direttamente interessati da questa legislazione – per adeguarsi e con quali risvolti
Uno dei principali obiettivi della riforma europea è fare in modo che i giganti del web condividano i loro ricavi con artisti e giornalisti. E’ indubbio che saranno scelti artisti e giornalisti coi quali varrà la pena negoziare accordi migliori sulla remunerazione derivata dall'utilizzo delle loro opere presenti sulle piattaforme internet. Il resto sarà spazzatura.
Ne parleremo certamente e non sappiamo se alla fine ci sia stato o no un compromesso. Sta di fatto che nel dibattito è passata l’idea di una sorta di filtri automatici sul sapere online e una tassa sul link. Eccolo uno, forse l'ultimo Vocabolario minimo per capire il dibattito su link tax e riforma del copyright .