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Domenica, 26 Maggio 2019 07:04

Silenzio si vota, di scena è l'Europa

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Non siamo come Libero quotidiano che esce con l'attacco al capo del Movimento Cinque Stelle, chi fa informazione deve interpretare lo spirito delle regole del silenzio elettorale.

E lo facciamo parlando dell'Europa, che l'Italia, fanalino di coda per tanti problemi apprezza per il 65%, ma è già in balzo, visto che la media è 61%. Ma è il dato dell'eurobarometro del 2018. Cosa sarà accaduto nel corso di questi ultimi mesi? Intanto va detto che l'Europa è sparita dai temi politici; è come se si andasse a votare per il parlamento nazionale. Occhi puntati sul governo per vedere se casca o meno, se si cambiano le maggioranze, se...se. In realtà è un voto per un'assise più ampia in cui il voto del nostro paese incide solo per il dieci per cento. Può certo dare una tendenza, però bisognerà vedere cosa accade in tutti gli altri paesi. Della politica che parla di altro, rispetto ai veri problemi, si è detto sempre. Stavolta il paradigma è ancora più verosimile, stiamo su un altro pianeta. 

Noi, invece, siamo dalla parte dell'Europa - non diciamo degli europeisti per non apparire tifosi -, siamo dalla parte dei princìpi cardini del sogno di Altiero Spinelli, di un continente sempre più coeso, con un parlamento che esca fuori dalle raccomandazioni e direttive ee faccia le leggi. Che abbia una polizia europea, regole comuni, che ciascuno cittadino europeo abbia lo stesso trattamento in ogni angolo dell'Unione. Ecco questo sogno seguiamo oggi con il voto. Questo lo spirito che ci vuole.

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