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Martedì, 26 Novembre 2019 14:23

Pioggia di accuse contro M5s dopo la visita di Grillo all'ambasciata cinese

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Beppe Grillo e Li Jinhua Ambasciatore della Cina in Italia Beppe Grillo e Li Jinhua Ambasciatore della Cina in Italia

Salvini punta il dito sui viaggi di Di Maio in Cina. Fratelli d'Italia chiede una commissione d'inchiesta e presenterà un'interrogazione al question time

Dopo il caso Metropol e il Russiagate, si torna a parlare di ingerenze straniere in Italia: questa volta è la visita di Beppe Grillo nella sede dell'ambasciata cinese a Roma a diventare un caso politico. Quelle quattro ore di colloquio alimentano i sospetti di chi vede il fondatore M5s in procinto di "vendere il Movimento" e addirittura l'Italia a Pechino.

Il primo a chiedere chiarimenti è il leader della Lega, Matteo Salvini, il quale si augura che Grillo "non stia cambiando la collocazione internazionale dell'Italia". Una accusa che Salvini si sente ripetere da quando l'esponente della Lega, Savoini, fu pizzicato in un hotel di Mosca a trattare con affaristi russi l'acquisto di petrolio. E non è un caso che lo stesso Salvini sottolinei: "Rompono le scatole a me per la Russia, ma questi tengono rapporti con una dittatura che ha fame di conquista e vocazione imperialista". A insospettire il segretario federale della Lega, oltre alla visita del fondatore M5s, sono "i frequenti viaggi di Luigi Di Maio a Pechino".

Sulla vicenda Fratelli d'Italia presenterà una interrogazione al question time di mercoledì con l'obiettivo di avere "una risposta ufficiale sui rapporti dei vertici del M5S con il governo cinese: le cene e gli incontri di Beppe Grillo con l'Ambasciatore di Pechino a Roma; il numero di viaggi e visite ufficiali, e non, da parte di membri dell'Esecutivo in Cina, Di Maio in primis; i rapporti economici tra la Casaleggio Associati ed aziende cinesi", spiega Giorgia Meloni. "Gli italiani hanno il sacrosanto diritto di sapere o no se l'Italia ha una politica estera decisa da Grillo e Casaleggio e portata avanti da Di Maio ed il M5S", aggiunge Meloni.

E Fratelli d'Italia chiederà anche "l'istituzione di una commissione speciale alla Camera per far luce sulle ingerenze straniere e, segnatamente, quelle cinesi sul governo italiano". Una notizia accolta con favore dal Pd che sfida la presidente di FdI: "Giorgia Meloni propone Commissione d'inchiesta su ingerenze cinesi? Bene, in Commissione Esteri Camera questa settimana si vota proposta dal Pd di 'Indagine conoscitiva sulle ingerenze straniere' (da qualunque parte del mondo provengano): vediamo come voterà Fratelli d'ItaIia".

Nella vicenda interviene anche l'ambasciata cinese spiegando che durante la cena di sabato scorso, l'ambasciatore Li Junhua e Beppe Grillo hanno scambiato le proprie "vedute" su come approfondire l'amicizia e la cooperazione tra Italia e Cina. Le polemiche, tuttavia, non si placano: è il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ad accusare il M5s di voler vendere l'Italia alla Cina, mentre la sua capogruppo a Palazzo Madama, Annamaria Bernini, rimarca come mentre a Hong Kong si susseguono le manifestazioni anti-Pechino, Grillo è di casa all'ambasciata cinese, Casaleggio flirta con Huawei e il ministro degli Esteri Di Maio fa solo viaggi in Cina mentre diserta il G20 a a Tokyo. È chiaro da che parte sta il governo italiano: con l'imperialismo cinese e contro la libertà. E il Pd acconsente".   - Agi

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