ANNO XVIII Giugno 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 23 Maggio 2024 19:29

Il trionfo dell'Atalanta. Batte 3-0 il Bayer e vince l'Europa League

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I giocatori dell’Atalanta alzano la Coppa League I giocatori dell’Atalanta alzano la Coppa League

Il capolavoro tattico di Gasperini e le magie di Lookman, tripletta per lui, regalano il primo trofeo internazionale alla Dea.

L'Atalanta fa la storia, demolisce gli 'invincibili' del Bayer Leverkusen e alza al cielo di Dublino l'Europa League, mettendo in bacheca il primo trofeo internazionale. All'Aviva Stadium finisce 3-0 grazie alla straordinaria tripletta di Ademola Lookman, che interrompe nella serata più importante l'incredibile striscia di 51 risultati utili di fila dei freschi campioni di Germania. Una prestazione ai limiti della perfezione quella degli uomini di Giampiero Gasperini, capaci di arginare la corazzata di Xabi Alonso considerata da tutti come la squadra più in forma del continente. Con il trionfo europeo dei bergamaschi si liberebbe cosi' anche un posto in più per la Roma nella prossima edizione della Champions League, ma soltanto a patto che i nerazzurri chiudano quinti in campionato. 

I ritmi sono subito alti in avvio e, come al solito, la Dea fa della pressione una delle sue armi migliori per mettere in difficoltà i palleggiatori avversari. Al 12' poi i nerazzurri affondano subito il colpo e sbloccano il risultato: Zappacosta da destra guadagna il fondo e mette al centro rasoterra, Lookman beffa alle spalle Palacios e di mancino fa 1-0. I tedeschi provano ad accennare una timida reazione, ma i nerazzurri non concedono veramente nulla e al 26' colpiscono di nuovo: il protagonista è di nuovo Lookman, che stavolta supera un avversario con un gran tunnel indirizzando poi un destro a giro precisissimo all'angolino, firmando il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo del Bayer arriva di fatto al 35', quando Grimaldo getta al vento una grande chance sbagliando il tocco morbido sull'uscita di Musso, che si ritrova il pallone tra le mani.

L'ultima occasione del primo tempo è ancora dei bergamaschi, che al 43' tornano a spaventare Kovar con un sinistro dal limite di De Ketelaere, bloccato senza troppi problemi dal portiere. Nella ripresa, come prevedibile, il Leverkusen prova a riversarsi tutto in avanti a caccia del gol che possa riaprire il match: Xabi Alonso prova a giocarsi subito la carta Boniface, ma grandi segnali non ne arrivano. L'Atalanta resta padrona del campo, chiude ogni singolo spazio agli avversari e a un quarto d'ora dal 90' mette il punto esclamativo sul trionfo: Lookman riceve da Scamacca, ubriaca con un doppio passo Tapsoba e spara un bolide di mancino sotto la traversa per una pazzesca tripletta e il definitivo 3-0. È una notte di grande festa per la Dea, che scrive una pagina importantissima della propria storia. 

"Abbiamo vinto in modo straordinario, ripetendo la prestazione di Liverpool, con lo Sporting a Lisbona, abbiamo sempre battuto i colossi! La prestazione di stasera è memorabile, è veramente una grandissima soddisfazione": queste le prime parole di Gian Piero Gasperini ai microfoni di Sky Sport dopo la finale di Europa League vinta contro il Bayer Leverkusen. "Noi giochiamo spesso con il tridente e c'erano tutte le condizioni per riproporlo", ha spiegato il tecnico della Dea, "dovevamo essere pericolosi in attacco, non bastava difendere. Tutta la partita è stata straordinaria da parte di tutti. Abbiamo battuto una squadra forte, siamo davvero felici. Vincere l'Europa League è un'impresa. Con un trofeo in più, non credo di essere migliore di quello che ero oggi pomeriggio. Ognuno ha i suoi obiettivi. Una coppa cosi' prestigiosa ci voleva. Una piazza per me a Bergamo? Per quella c'è tempo...".

La gioia di Gravina

"Atalanta orgoglio italiano! Congratulazioni alla famiglia Percassi, a tutta la dirigenza, allo staff tecnico e ai calciatori: questo trionfo culmina il travolgente percorso di crescita del club bergamasco". Lo dice il presidente della Figc Gabriele Gravina commentando il trionfo dei bergamaschi. "Anni contrassegnati da una gestione lungimirante - aggiunge Gravina - dal bel gioco e dalla valorizzazione di numerosi talenti che resteranno nella storia del nostro calcio". AGI

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