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Martedì, 27 Novembre 2018 06:14

Bertolucci, un'altro pezzo del Novecento se ne va

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"Va bene restaurare i film - il riferimento era all' Ultimo Tango a Parigi" - ma bisogna restaurare anche i registi". Una battuta del regista scomparso, nella sua ultima intervista con Mollica.

 

novecento

Il nostro ricordo è legato a quel formidabile film Novecento, firmato insieme al fratello Giuseppe, che in due puntate vedemmo al Cinema. Una ripassata storica dell'Italia, vista dalla provincia emiliana dai primi albori del secolo anni fino al dopo il fascismo comprese le schermaglie con i comunisti. Una saga sociale che vide un cast internazionale di grande rilievo: Gérard Depardieu, Robert De Niro, Burt Lancaster, Donald Sutherland.

Il film è stato per la nostra generazione un punto di riferiimento. Velatamente di sinistra, come trama risentiva dell'antifascismo degli anni 60; il film è del 1976 che precede di poco il riflusso di fine anni '70. I fratelli Bertolucci, principi del cinema italiano, se sono andati relativamente presto, soprattutto Giuseppe, che nel 2012 aveva 65 anni e ora Bernardo a 77 anni. La filmografia di Bertolucci è vasta, dopo i primi anni in cui ha prodotto documentari e primi film non molto ricordati, nel 1970 arriva il Conformista, il bellissimo racconto di Moravia interpretato da Jean-Louis Trintignant e Giulia Stefania Sandrelli. Dopo La Strategia del Ragno con Giulio Brogi trasmesso in Rai nel 1970, arriva il successo dell'Ultimo Tango a Parigi con Marlon Brando e Maria Schneider. Poi ancora altri film e documentari fino all'ultimo capolavoro "l'ultimo imperatore" uno spaccato della Cina a cavallo tra tradizione e modernità. Se ne va un pezzo del nostro Novecento e lo ricorderemo col nome di questo secolo che ha dato a noi tanto sul piano culturale e dovrebbe diventare docufilm per le scuole, accanto ai libri.

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