La partecipazione alle proiezioni è libera e gratuita, ma è obbligatorio prenotare al +39388 874 6670.
Sabato 22 agosto, presso la sede in Via Pupino #90, nel cuore del borgo umbertino, a partire dalle ore 21.00 verrà proiettato “Breakfast on Pluto”, film del 2005 diretto da Neil Jordan e tratto dal romanzo “Colazione su Plutone”, pubblicato da Patrick McCabe nel 1998.
Abbandonato appena dopo la nascita davanti alla porta di un parroco di campagna (Liam Neeson), un bambino viene affidato alle cure della perpetua di quest’ultimo. Cresciuto nell’Irlanda degliAnni Sessanta, Patrick Braden (Cillian Murphy) scopre presto le sue tendenze transessuali. Il gruppo di amici da lui frequentato è composto da un ragazzo down, un’africana e un militante dell’IRA. Dopo aver scoperto di essere il figlio del parroco che lo trovò davanti casa, Patrick Braden, che si affibbia il nuovo nome di Kitten, parte perLondraalla ricerca della madre. Comincia così un viaggio attraverso episodi fondamentali dellaGuerra Civile Irlandese e lavori improbabili, quali la groupie di un gruppo rock-folk (il cui leader è Gavin Friday) e l’assistente di unillusionista(Stephen Rea). La ricerca della madre attraverso strade pericolose sarà anche un viaggio alla ricerca di se stesso e dei suoi reali affetti.
A seguire, la recensione di Marzia Gandolfi. Patrick Brady è nato dalla relazione clandestina tra un prete cattolico e la sua governante. Abbandonato dalla madre, fuggita a Londra, e affidato dal padre alla tabaccaia del paese, Patrick rivela sin da ragazzino una sensibilità spiccatamente femminile, che si traduce in gesti appariscenti, in travestimenti e maquillage vivacissimi. Rinnegato dai genitori naturali e dalla madre adottiva, il ragazzo cresce con un gruppo di amici nell’Irlanda degli anni ’70, occupata dagli inglesi e rivendicata dall’IRA. In seguito alla morte violenta di un amico, Patrick mutua il nome in Kitten e parte alla volta di Londra per conoscere sua madre. Alla fine del viaggio troverà invece un padre e una precisa quanto stravagante identità.
Dopo la trasposizione cinematografica diThe Butcher Boy, Neil Jordan cerca di nuovo ispirazione (trovandola) nelle pagine di Patrick McCabe, per raccontare la storia di un ragazzo nato dentro un corpo sbagliato. Alla ricerca della propria identità e di una madre che somigli a Mitzi Gaynor (avvenente attrice e cantante americana), Patrick Brady attraversa in tacchi a spillo, parrucche e unghie laccate gli anni Sessanta e il conflitto anglo-irlandese.Breakfast on Pluto, comeLa moglie del soldato, è una storia di frontiera, di confini geografici e politici, la cittadina irlandese di Tyreelin a pochi chilometri dalla Bretagna della Thatcher, di confini sociali, il conflitto tra tradizione cattolica e modernità, e sessuali, il carattere androgino del protagonista. Un paese e un ragazzo colti nell’attimo del divenire, dove la tran-sessualità e la trans-nazionalità finiscono per coincidere. Un modo diverso, meno duro e più innocente, di esporre di nuovo la “questione irlandese” ed il conflitto di identità attraverso il travestitismo. Se la “moglie” del soldato viveva fino in fondo le contraddizioni della sua identità sessuale, Patrick ha bisogno di costruirsi come donna per preservare la sua innocenza.Jordan sembra minimizzare la presenza britannica in Irlanda e rifiutare ogni forma di violenza, concependo “nel peccato” una creatura glamour e pura come Kitten, che racchiude in sé la stravaganza e l'esuberanza del carattere irlandese. Patrick non agisce nella realtà ma re-agisce alla realtà, rifugiandosi in un mondo ideale scandito in capitoli e abitato da maghi, frontman e soldatini inglesi. La macchina da presa registra infine la magia del volto e dei movimenti del giovane Cillian Murphy, una sorgente di magnetismo e fascinazione. Un corpo carismatico, il suo, che sfida e sfiora gli eccessi, imprimendo alla propria recitazione drammaticità e ironia. Per chi vuole trans-gredire, dopo Londra c’è Plutone.
Domenica 16 agosto, presso la sede in Via Pupino #90, nel cuore del borgo umbertino, a partire dalle ore 21.00 verrà proiettato “Salvare la faccia”, film del 2004 diretto da Alice Wu ed intepretato da Michelle Krusiec, Joan Chen, Lynn Chen, Jin Wang.
A seguire la recensione di Luca Cacciatore. La routine della giovane Wil, promettente chirurgo cinese-americana di New York, viene sconvolta da eventi imprevedibili. Mentre vive clandestinamente un’intensa storia d’amore omosessuale con Vivian, scopre che sua madre è rimasta in cinta di un ignoto amante. Tra i pettegolezzi del loro microcosmo cinese, entrambe vivono di finzione per salvare le apparenze. Ma quando alla fine decideranno di gettare la maschera piuttosto che salvare la faccia, ritroveranno la serenità.Pellicola rosa condita in salsa di soia, questa commedia firmata dalla regista americana di origine cinese Alice Wu prende spunto da esperienze autobiografiche dell’autrice. Felice esempio di cinema melting pot,Salvare la facciaè un film di matrice orientale tradotto con mezzi americani, una storia che espleta come i Cinesi visualizzino l’Occidente e come vedano se stessi nella multi razziale New York.Tutto il film ruota intorno al microcosmo cinese, seguendo le vicissitudini di Wil in relazione esclusiva ai suoi simili, rimanendo così saldamente vincolato alla comunità; poche se non irrilevanti le presenze occidentali.
E siamo così di fronte ad un melò caratterizzato dallo stile romantico di quelle soap opera citate nel film stesso, infarcito di spunti comici tipicamente orientali che ad orecchie occidentali possono risultare stridenti come cluster in una sinfonia tonale.
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Ma questo dettaglio non sminuisce lo spirito ammaliante di una pellicola coinvolgente e seducente.La storia d’amore lesbo – mai volgare né provocatoria – è molto più romantica e delicata di celebri amori etero della storia del cinema. E la tematica espressa dal titolo stesso è come uno schiaffo dato in volto al perbenismo con eleganza. Vale la pena salvare la faccia vivendo nella menzogna e nella clandestinità dei sentimenti? La risposta si legge tra le righe.
Per visionare il calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale Hermes Academy – Arcigay Taranto con il supporto della rete IsolArcobaleno nella provincia di Taranto ed oltre, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it