"Sapevo che gli americani erano razzisti ma non fino a questo punto. E non avevo idea di quanto fossero sessisti. Mi vergogno di noi", ha twittato la vincitrice di 18 prove del Grande Slam in singolare; nata in Cecoslovacchia la Navratilova dal 1981 è cittadina statunitense.

"Viviamo tempi straordinari", aggiunge l'ex giocatore della Nazionale inglese, Gary Lineker. Il capitano del Belgio, Vincent Kompany, fa un discorso più ampio: "Mandiamo al potere tutti gli idioti del mondo e vediamo cosa succede. La nuova generazione dei reality".

Il calciatore dello Stoke City e della nazionale statunitense Geoff Cameron: "Oggi siamo la Nazione più importante del mondo e lo saremo anche domani". Ironico il calciatore spagnolo del Bayern Monaco Javi Martinez: "E' questa la fine del mio sogno di andare a giocare nella Major League Soccer?".

Sorpresa per il risultato la sciatrice statunitense Julia Mancuso che su tritter scrive: "Sta succedendo realmente. Wow. Non ci posso credere". Contento per l'esito delle elezioni il golfista John Daly che si è congratulato col suo "amico Trump".

Infine il proprietario della franchigia Nba dei Dallas Mavericks, Mark Cuban: "Tutti noi dobbiamo dare una opportunità al presidente eletto. Non c'è nulla di più grande se sapremo restare uniti".

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