Materiali originali, schizzi, appunti e documenti di lavoro, prospettive e modelli, ripercorrono l’attività svolta dall’architetto romano dai primi anni ‘70 a oggi.
Il percorso della mostra si svolge su due linee parallele: la prima illustra in sequenza cronologica i più importanti progetti dell’architetto e le sue principali realizzazioni; la seconda, di approfondimento, affronta le fasi dell’evoluzione della produzione e delle metodologie del progetto di architettura, dell’organizzazione e degli strumenti di lavoro, e il passaggio dal disegno a mano alla rappresentazione informatica.
Il materiale esposto proviene dall’Archivio Progetti dello IUAV, dall’Accademia Nazionale di San Luca, dalla Galleria AAM, oltre che da collezioni private e dall’archivio personale di Francesco Cellini. In coincidenza colla mostra sarà pubblicata la monografia Francesco Cellini, introdotta da un saggio di Francesco Dal Co, edita da Electa-architettura.
Francesco Cellini (Roma, 1944) avvia il proprio studio professionale nel 1964 con Nicoletta Cosentino, con la quale lavora fino alla metà degli anni novanta, per poi proseguire autonomamente e in collaborazione con altri architetti. La sua pratica professionale, basata sin dall’inizio su un atelier di carattere artigianale e di dimensioni contenute, si è progressivamente sviluppata dialogando con altre strutture; fra queste ricorre con grande frequenza, negli ultimi quindici anni, la società Insula, fondata da un gruppo di ex allievi e collaboratori. L’attività, pubblicata su vari libri e riviste, recensita da vari critici ed esposta in numerose mostre nazionali e internazionali, è costituita da più di duecento progetti architettonici e urbani, di varia natura e di diverso impegno, prevalentemente derivanti da incarichi pubblici, ovvero partecipando e qualificandosi vincitore in numerosi concorsi nazionali ed internazionali; un’altra larga parte delle opere gli è stata affidata da molte delle più importanti società di progettazione italiane.
All’attività professionale ha sempre affiancato un impegno didattico svolto nelle facoltà di Architettura della Sapienza di Roma, di Palermo e di Roma Tre, dove per sedici anni ha ricoperto la carica di preside. Ha pubblicato numerosi saggi e monografie di carattere storico-critico, sui temi dell’architettura moderna e contemporanea.
La mostra è curata da María Margarita Segarra Lagunes e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre.
MACRO Testaccio
Padiglione 9A
Piazza Orazio Giustiniani, 4
Orario: da martedì a domenica, ore 14-20 (la biglietteria chiude 30 minuti prima), chiuso il lunedì
Info: 060608 www.museomacro.org
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