ANNO XVIII Maggio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 19 Novembre 2016 12:53

Taranto celebra il TDoR sull’isola pedonale

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 Riceviamo e pubblichiamo -  Il 20 novembre ricorre il TDoR, acronimo di Transgender Day of Remembrance. L’iniziativa è nata sul web per ricordare l’assassinio di Rita Hester, una transgender americana uccisa nel 1998 ad Allston, nel Massachusetts.

L’anno successivo venne organizzata a San Francisco a una grande veglia a lume di candela, per ricordare lei e tutte le vittime della transfobia e, da allora, il 20 novembre di ogni anno le iniziative TDoR, sempre con simbolo una candela accesa, si sono via via moltiplicate in numerosi paesi di tutto il mondo. Anche a Taranto, grazie all’impegno del Comitato Territoriale Arcigay, per il terzo anno, verrà accesa la candela del TDoR (Transgender Day of Remembrance), la Giornata Mondiale contro la Transfobia, con cui da anni in tutto il mondo si commemorano le vittime di questa forma di discriminazione. A Taranto sono previste iniziative sul tema dal 19 al 21 novembre, nell’ambito della quarta edizione di “Vittoria – La settimana contro la violenza”, promossa dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e dal Comitato Territoriale Arcigay Taranto dal 15 novembre al 1° dicembre.

61esimo Villaggio delle Differenze

A due giorni dalla sentita partecipazione alla Giornata Internazionale dello Studente con Eleonora Magnifico (cantautrice, attrice ed attivista LGBT), il Comitato Territoriale Arcigay organizza, su Via Di Palma (altezza Oviesse / Coin) a Taranto, la 61esima tappa de Il Villaggio delle Differenze che, per celebrare il TDoR (Transgender Day of Remembrance), la Giornata Mondiale contro la Transfobia, raddoppia, .

Sabato 19 novembre e domenica 20, in seno alle attività del Centro di Ascolto LGBTQI di Taranto e Provincia, nell’ambito delle settime edizioni dell’Hermes On Streets Autumn’s Festival e di (At)tratti d’Arte e della campagna socio-sanitaria di azione e prevenzione a malattie a trasmissione sessuale e fenomeni di omo-bi-transfobia, xenofobia, violenza di genere e cyber bullismo (patrocinate moralmente da Comune di Taranto, Comune di Grottaglie, Ufficio Provinciale della Consigliera di Parità), l’isola pedonale torna a tingersi d’arcobaleno.

Dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 17.30 alle ore 21.30, Via Di Palma diviene scenario di diversi momenti di aggregazione intergenerazionale a cura dell’attore e poeta Luigi Pignatelli, della danzatrice Simona Tempesta (rispettivamente presidente e vice presidente Arcigay Taranto), del Gruppo Giovani di Arcigay Taranto (guidato da Sharon Cusimano e Alberto Parisi), del Gruppo Over (guidato da Emanuele Pignatelli) e degli artisti della Hermes Academy, che faciliteranno attività creative e formative, al fine di raccontare ad ascoltare il sé e l’altro da sé e condividere occasioni di confronto in una maniera sana e divertente con amici di ogni età.

In occasione del TDoR (Transgender Day of Remembrance), questo week end verranno riproposti la Human Library e l’esperimento World’s Biggest Eye Contact, che tanto interesse suscitò lo scorso 29 ottobre e ad Halloween.

Human Library su Via Di Palma

Grandi consensi sta ottenendo la Human Library, fortemente voluta anche nella provincia di Taranto dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus e curata dal Gruppo Giovani di Arcigay Taranto. “La mente non mente”, “Giangibar”, “La magia della musica”, “Una vita sospesa tra Taranto e Parigi” sono solo alcuni dei libri umani letti e commentati con note a margine nel corso delle prime tappe della libreria itinerante.

Per le ore 19.00 di sabato 19 novembre l’appuntamento con la dodicesima tappa del ciclo Human Library è su Via Di Palma (altezza Oviesse / Coin) a Taranto. La partecipazione è libera e gratuita.

Da quando è stata sperimentato nel 2000 in Danimarca, per iniziativa della ONG danese “Stop the Violence”, il progetto delle biblioteche viventi si è diffuso in tutto il mondo, fino ad essere riconosciuto dal Consiglio d’Europa come buona prassi per il dialogo interculturale e come strumento di promozione dei diritti umani, diffondendosi dapprima in Europa e poi in tutto il mondo. La Human Library consiste nella presenza di persone, al posto dei libri, in uno scaffale della biblioteca. L’utente può avvicinarsi e, proprio come farebbe con uno scaffale di libri, scegliere quello che gli ispira più curiosità.

In questo caso, la Human Library è aperta dalle ore 19.00 alle ore 22.00 ed i “libri umani” saranno disponibili per un prestito di dieci minuti, nel corso del quale racconteranno una loro storia a chi li prenderà in prestito.

Il sito ufficiale dell’organizzazione Human Library definisce il progetto come “un metodo innovativo per la promozione del dialogo, la riduzione dei pregiudizi e l’incoraggiamento della comprensione reciproca. Le principali caratteristiche del progetto sono di essere fondate sulla propria semplicità e su un approccio positivo”. E in effetti cosa c’è, almeno teoricamente, di più semplice del parlare e dell’ascoltare? Eppure oggi è diventato sempre più difficile moltiplicare le vere occasioni di incontro tra storie e non si può negare quanto sempre più spesso ci fermiamo davanti alla “copertina” di un uomo (il suo aspetto, i suoi modi, la sua provenienza…) giudicandolo senza conoscerlo, senza leggerne nemmeno una pagina.

La Human Library sull’isola pedonale, al pari dei precedenti appuntamenti al Caffè Letterario Cibo per la Mente, al Laboratorio Urbano Cantiere Maggese e a Largo San Gaetano, vuol essere un piccolo episodio di riappropriazione di quello che in una città e in una comunità dovrebbe essere il lessico basilare: incontrarsi, raccontarsi, ascoltarsi, condividere la propria esperienza e un pezzo di strada, riconoscersi gli uni negli altri. Tutti i cittadini sono invitati non solo a prendere un “libro umano” in prestito, ma anche a candidarsi come libri. Tra “le opere” in catalogo ci sono alcuni migranti fuggiti da Paesi in cui l’omosessualità è un reato e studenti che prendono parte ai progetti che Arcigay Taranto promuove in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado.

Chiunque abbia una propria storia da raccontare può candidarsi come libro umano scrivendo una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">'+addy_text20356+'<\/a>'; //--> specificando “human library” nell’oggetto della mail; oppure contattando il +39 388 874 6670. Vanno bene storie avventurose o ordinarie, fortunate o sfortunate, familiari o individuali, allegre o tristi; storie legate ai temi della comunicazione tra persone, dei rapporti tra i membri di una comunità, oppure legate a un pregiudizio o a una discriminazione subita o sventata. L’importante è che la storia si possa raccontare in circa 10 minuti. Il gruppo giovani di Arcigay Taranto selezionerà le più adatte per completare lo “scaffale” della Human Library. Sarà poi necessario, per coloro che saranno “catalogati”, rendersi disponibili per la durata dell’evento.

World’s Biggest Eye Contact Experiment

Da un mondo costantemente connesso ma non in connessione, nasce la necessità di riscoprire la propria umanità e la capacità di essere empatici con i propri simili. Social network e internet hanno in qualche modo condizionato la vita dell’uomo. Oggi per sentirsi uniti e vicini basta veramente poco. Bastano una foto su Whatsapp e un paio di post su Twitter. Purtroppo, però, si sta smarrendo la necessità dell’incontro. Diminuisce sempre più la voglia di dialogare passeggiando nel parco vicino casa. Si è già ridotta notevolmente la capacità di guardare l’altro negli occhi. Da quest’ultima affermazione nasce il flash mob The World’s Biggest Eye Contact Experiment 2016.

Basta creare un angolo con cuscini, sedie, teli, coperte, piumoni, qualsiasi cosa che riesca a rendere ospitale il proprio angolo. Vicino sarebbe opportuno segnalare con un cartello lo scopo dell’iniziativa. In via definitiva, però, qual è lo scopo? Far ritrovare ai partecipanti, attraverso uno sguardo sconosciuto, la propria umanità. Gli occhi non mentono, non celano. Gli occhi non hanno pregiudizi e neanche questa meravigliosa iniziativa. Chiedete all’amore della vostra vita di guardarvi negli occhi, non di inviare l’amicizia su Facebook!

Guardarsi negli occhi per restare umani: istruzioni per l’uso

Come ritrovare quel senso di empatia, quella connessione profonda tra gli esseri umani, segno di una condivisione intima di emozioni e di pensieri, di desideri e di sogni, in un mondo sempre più frenetico e sempre più distaccato in cui la tecnologia ha preso il sopravvento e i rapporti umani si sono quasi congelati? Berlino e Taranto ospitano un evento per ristabilire quel legame tra le persone che da tempo sembra svanito nel vortice forsennato della globalizzazione e della tecnologia. Si tratta di una proposta molto particolare, chiamata World’s Biggest Eye Contact Experiment, il più grande esperimento di contatto visivo al mondo.

La proposta berlinese, accolta a Taranto da Hermes Academy ed Arcigay, arriva dal gruppo di volontari Theauthentics ed è stata sperimentata con successo a Taranto sabato 29 ottobre e lunedì 31 ottobre. In occasione del TDoR, domenica 20 novembre verrà replicata su Via Di Palma (altezza Oviesse / Coin) a Taranto a partire dalle ore 18.00.

L’intento è quello di coinvolgere il pubblico non informato, stabilire un contatto visivo con i passanti, ad esempio, che non sono a conoscenza dell’iniziativa. È necessario disporre di un cartello che segnali lo scopo dell’iniziativa. Createvi un vostro spazio con cuscini, sedie, teli e invitate le persone intorno a voi a condividere un momento di contatto con gli occhi. Lasciatevi guardare tranquillamente e guardate a vostra volta negli occhi della persona che avete di fronte. Quando si crea un ambiente sicuro di accettazione ed empatia, l’altro si sentirà collegato. Se volete, potete ufficialmente registrarvi e contribuire all’iniziativa, per sostenere questa “rivoluzione” pacifica che promuove la pace e la connessione umana.

Qual è il significato – Avete mai provato a guardare negli occhi una persona per più di qualche secondo? Magari senza scoppiare a ridere? L’occhio è lo specchio dell’anima, come tutti sanno. Riuscire a creare un contatto con una persona a noi estranea può essere motivo di grande accrescimento interiore. Si impara a conoscere l’altro ma anche se stessi. È un processo simile alla meditazione, in un certo modo. Bisogna essere pazienti, è vero, bisogna imparare ad ascoltarsi e a rilassare la mente. È un esercizio per chi va sempre di fretta e non si ferma un secondo, ma anche per chi ha semplicemente voglia di “sperimentarsi” e sperimentare.

Ironia vuole che siano proprio i social network il canale principale di diffusione di un evento che si prefigge di ristabilire un principio di connessione tra gli individui, che proprio i social network, secondo gli organizzatori, stanno pian piano distruggendo.

Probabilmente il World’s Biggest Eye Contact Experiment è comunque un buon punto di partenza per far nascere in noi una riflessione più profonda e personale riguardo al nostro modo di rapportarci con gli altri, con gli estranei e con lo “straniero”, soprattutto in una situazione odierna dove gli equilibri sono precari ed il razzismo e la violenza sono sempre in agguato.

Particolarmente coinvolto nell’appuntamento tarantino del 20 novembre è il Gruppo Arcigay Giovani di Taranto, che faciliterà l’esperimento sull’isola pedonale, per osservare, ascoltare, raccontarsi, confrontarsi nel modo più sereno e arricchente possibile.

Cineforum a tematica HIV presso la sede del Comitato Territoriale Arcigay

Domenica 20 novembre, in occasione del TDoR, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto invitano i propri soci presso la sede in Via Pupino #90 a Taranto, dove a partire dalle ore 21.30, per la rassegna cinematografica a tematica HIV “(At)Tratti d’Arte”, verrà proposto “Dallas Buyers Club”, film del 2013 diretto da Jean-Marc Vallée, con protagonisti Matthew McConaughey e Jared Leto, entrambi premiati con l’Oscar. La partecipazione è libera e gratuita. È necessario però prenotare al +39 388 874 6670.

Ron Woodroof vive come se non ci fosse un domani, non credendo alla medicina ma professando solo la religione della droga e dell’alcol. La scoperta di non avere realmente un domani a causa della contrazione del virus HIV apre un calvario di medicinali poco testati e molto inefficaci, fino all’estrema soluzione di sconfinare in Messico alla ricerca di cure alternative. Lì verrà a conoscenza dell'esistenza di farmaci e cure più efficaci, ma non approvate negli Stati Uniti, che deciderà di cominciare ad importare e vendere a tutti coloro i quali ne abbiano bisogno, iniziando un braccio di ferro legale con il proprio paese.

Nel percorso attraverso le fiamme costituito da un male lento e letale come quello portato dal virus HIV esiste un che di religioso. I più bigotti hanno individuato nella malattia a cui il virus porta (che essendo venerea si trasmette anche attraverso il sesso e che ha colpito molto gli omosessuali) una punizione divina per atteggiamenti contrari alla morale promulgata dalla Bibbia, Jean-Jean-Marc Vallée invece usa l’abisso dell’aspettativa di morte a causa dell’HIV per raccontare un percorso di santità.

Ron Woodroof, come i grandi santi dell’antico testamento parte dalla posizione più deprecabile, preda di tutti i principali vizi e colmo d’odio verso chiunque non sia come lui, ma la prossimità alla morte lo costringerà a rivedere la propria intolleranza e ad aprirsi a un commercio e una benevolenza verso il prossimo che sono la caratteristica portante della santità.

Dunque, benché Dallas buyers club sia assolutamente privo di metafore direttamente religiose, è innegabile il suo lavoro di ribaltamento di uno tra i più odiosi luoghi comuni omofobi, attraverso un eterosessuale che si apre al prossimo, facendosi portatore di salvezza e vita contro un sistema che sembra negarla. Tutto questo scontro e questo percorso di rinegoziazione del ruolo degli eterosessuali nella lunga battaglia per ottenere cure efficaci e tempestive contro il virus HIV (che per molti versi ha riguardato soprattutto gli omosessuali) il film lo gioca sul fisico emaciato e smagrito di Matthew McConaughey che, tra chili persi e un trucco molto efficace, mostra, con le varie fasi della propria salute, il senso stesso della purificazione umana sulla sua faccia.

Sportello Arcobaleno

Proseguono le attività dello Sportello Arcobaleno, spazio di ascolto per migranti LGBT coordinato da Arcigay Taranto, con il supporto dell’Associazione Salam, Hermes Academy e Cooperativa Al Fallah, da diversi anni in rete per l’integrazione e la diffusione della cultura delle differenze.

Molti migranti fuggono da paesi in cui l’omosessualità è un reato o reprimono la propria sessualità in virtù di retaggi religiosi. Psicologi, sessuologi, legali e mediatori – in continuità con l’attività promossa da Hermes Academy Onlus ed Arcigay Taranto nel Centro di Ascolto LGBT presso la Biblioteca Comunale Pietro Acclavio dal 27 giugno 2014 al 29 settembre 2015 – presidiano il centro tutti i lunedì mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00.

È possibile usufruire del servizio anche in diversa sede o diverso orario, prenotando una consulenza al +39 388 874 6670.

Per visionare il calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Hermes Academy Onlus e dal Comitato Territoriale Arcigay Taranto, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it o contattare il +39 3988 874 6670.

Arcigay Taranto si rinnova: bando per la realizzazione del nuovo logo

Il 22 marzo 2014 nasce Arcigay Taranto, in un territorio poco avvezzo a trattare determinati temi, che si è poi dimostrato molto più fertile di quanto si potesse immaginare, al punto da ospitare con grande successo il Puglia Pride 2016.

A tre anni dalla fondazione, la cellula locale della maggiore associazione LGBTI italiana si rinnova e sceglie di condividere la metamorfosi con quanti e quante vorranno offrire il proprio contributo di idee e di creatività.

L’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, braccio operativo di Arcigay nella provincia di Taranto, indice ed organizza il Concorso di Arti Visive, Letterarie e Sceniche, con scadenza il 22 gennaio 2017, finalizzato alla realizzazione del logo e della nuova campagna di comunicazione di Arcigay Taranto, che debutterà in occasione del terzo compleanno il prossimo 22 marzo.

Il bando è consultabile sul sito www.hermesacademy.blogspot.it (per una celere individuazione della pubblicazione, digitare sulla finestra cerca in alto a destra “Arcigay Taranto si rinnova”).

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