ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 19 Novembre 2016 16:15

Lecce - Cyberbullismo, tutele e giustizia minorile per «I Dialoghi de La Puglia in Più»

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Riceviamo e pubblichiamo -  Domenica a Lecce focus sulla riforma della Giustizia Minorile  in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia con il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore,  Dario Stefàno, Lucia Rabboni e Francesca Perrini

Cyberbullismo e tutele dei minori al centro del dibattito di domenica 20 Novembre "La giustizia minorile verso una giustizia minore?" promosso dal Movimento La Puglia in Più in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell'Infanzia. L’incontro, in programma alle ore 10:30 alle Officine Cantelmo di Lecce, rientra nella programmazione de "I Dialoghi de La Puglia in Più" che in diverse città pugliesi porterà occasioni di approfondimento e confronto su tematiche di attualità.

Il focus previsto per l’appuntamento leccese di domenica, riguarda i cambiamenti in materia di giustizia minorile, contenuti nella "Delega al governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile" attualmente in esame al Senato, con particolare attenzione per le sue ricadute nelle dinamiche giudiziarie in ragione dell'abolizione dei Tribunali per minori. Durante l'incontro sarà affrontato anche il tema relativo al sistema di tutele a favore dei più giovani, contro i nuovi fenomeni di devianza come il cyberbullismo.

Dialogheranno con il senatore Dario Stefàno, presidente del Movimento La Puglia in Più: Gennaro Migliore, sottosegretario alla Giustizia, Lucia Rabboni, magistrato del Tribunale per i minori di Lecce e Francesca Perrini, direttore Centro Giustizia Minorile della Regione. Modererà l'incontro l'Avv. Maurizio Cafiero.  

"La necessità di aggiornare le disposizioni in materia di processo civile e dunque anche di giustizia minorile - commenta Dario Stefàno -, deve sposare l’obiettivo della specializzazione e della semplificazione dell'impianto giudiziario. La giustizia minorile deve avere un unico obiettivo: l’interesse superiore dei più piccoli, la loro protezione e la rieducazione prima ancora della sanzione. Non possono rimanere inascoltate le preoccupazioni di chi si occupa quotidianamente di promuovere e tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e chiede di non rinunciare assolutamente ad alcuni principi, come la presenza di un organo unico in capo al quale avere giurisdizione civile e penale, oppure la specializzazione di tutti gli operatori coinvolti per una materia di per sé particolare. Dobbiamo parlarne, poiché interessa la quotidianità degli operatori di settore, dei minori e delle famiglie".

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