E' stata una campagna referendaria in cui dal basso, senza mezzi economici, sostenuti soltanto dalla passione democratica, ci siamo impegnati a contrastare un disegno complessivo volto a limitare la iniziativa popolare, a ridurre la partecipazione ed il principio stesso di rappresentanza.

Sentendo forte ed irrinunciabile il dovere civico di diffondere la conoscenza sulla revisione della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, grazie alla quale tutti i cittadini, senza differenza di sesso, di censo, di razza e di religione possono scegliere i loro rappresentanti, abbiamo organizzato varie iniziative, che hanno registrato grande interesse e partecipazione.

Per questo vogliamo ringraziare l'ex procuratore Franco Sebastio, che, a partire dal 26 maggio scorso, ci ha affiancati, a Taranto ed in provincia, nelle puntuali discussioni sui contenuti della riforma voluta da Renzi.

Abbiamo espresso più volte la nostra gratitudine al professore Luciano Canfora, uno dei più grandi storici italiani, che il 30 giugno ha arricchito il dibattito da noi organizzato per sostenere le ragioni del NO, offrendo uno straordinario contributo storico e sociale ai cittadini tarantini, che sono interventi numerosi.

E come non ricordare l'impatto oltremodo positivo che ha avuto lo spettacolo di Marco Travaglio “Perchè NO”, che la nostra Associazione ha portato a Taranto il 20 agosto?

Ci ha permesso di avere contatti anche con molti giovani della provincia tarantina, i quali si sono sentiti incoraggiati ad organizzare altre iniziative sul referendum del 4 dicembre ed oggi, come noi, vedono premiati gli sforzi volti alla difesa della nostra Costituzione.

Infine vogliamo ricordare che, per discutere della marginalizzazione degli Enti locali, il 21 novembre proprio a ridosso della data referendaria,  abbiamo invitato il nostro Presidente della Regione, Michele Emiliano, a spiegare in quale modo  con la riforma renziana si sarebbe registrato un accentramento dei poteri dello Stato, che, con la clausola di supremazia avrebbe deciso su tutto ciò che avesse ritenuto di interesse nazionale.

Siamo orgogliosi di avere un Presidente di Regione, che, con autonomia intellettuale e politica, ci incoraggia continuamente a parlare e ad agire in difesa del nostro territorio, della nostra storia, delle nostre scelte economiche, turistiche e culturali.

Il 4 dicembre è stata certamente una data fondamentale per scrivere un'altra pagina per il nostro futuro. E' stata una festa della democrazia e della partecipazione popolare.

Lo ha detto anche Renzi, dimenticando tuttavia che nel referendum contro le trivelle nel nostro mare aveva invitato a non andare a votare!

Grazie a tutti quelli che hanno sventato con noi il rischio concreto di far diventare la democrazia una parola vuota e che oggi con sollievo e soddisfazione possono affermare di avere salvato la nostra Carta Costituzionale,  che rimane ancora garanzia di convivenza e di partecipazione. 

*coordinatrice dell'Associazione “L'Altra Taranto”

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