A seguito della pubblicazione del bollettino dei dati nazionali sulle nuove infezioni HIV e forti della formazione ProTEST, condivisa sabato 3 e domenica 4 dicembre a Bari, il Comitato Territoriale Arcigay Taranto ha deciso di intensificare la campagna di sensibilizzazione contro tutte le MTS e di promuovere nell’intera provincia ionica il test rapido HIV per MSM (acronimo che indica gli uomini che fanno sesso con uomini e, più in generale, le persone trans e i loro partnere) e, su precisa richiesta dell’Associazione Salam, per i migranti.
Gli attivisti, coordinati dal presidente Luigi Pignatelli, da ormai tre anni sono presenti tutti i weekend nella centralissima Piazza Maria Immacolata, saltuariamente nelle piazze dei comuni della provincia e in scuole di ogni ordine e grado. Tra qualche settimana inizieranno a promuovre il test rapido HIV tra i migranti nei CPA e negli Sprar e presso la propria sede in Via Pupino #90 agli MSM. Si tratta di un test di quarta generazione, non autodiagnostico, che può essere effettuato solo in presenza di un medico. “Da qualche giorno – aggiunge Pignatelli – è possibile acquistare in farmacia un nuovo test rapido HIV autodiagnostico, ad un costo relativamente accessibile e senza alcun tipo di prescrizione. Invitiamo tutti e tutte a non effettuare il test in solitudine, a farsi affiancare da psicologi e operatori del settore sanitario o attivisti preparati. In un contesto di pregiudizio e profonda ignoranza, una probabile diagnosi positiva inaspettata potrebbe generare conseguenze ingestibili da chi non conosce la materia. Per qualsiasi informazione o richiesta di supporto, non esitate a contattare il Comitato Territoriale Arcigay Taranto al +39 388 874 6670.”
Nel 2015 si è osservata una lieve diminuzione sia del numero delle nuove diagnosi di infezione da Hiv che dell’incidenza (casi/popolazione) di HIV; l’Italia si colloca al 13° posto in termini di incidenza HIV tra le nazioni europee. La diminuzione del numero delle nuove diagnosi di infezione da HIV nel nostro Paese è stata osservata per tutte le modalità di trasmissione tranne che per i maschi che fanno sesso con maschi (MSM). Nel 2015 la maggior parte delle nuove diagnosi HIV è avvenuta in MSM e in maschi eterosessuali. La quota delle persone con una nuova diagnosi di infezione da HIV in fase clinica avanzata (bassi CD4 o presenza di sintomi) è sostanzialmente invariata rispetto agli anni precedenti. Anche il numero delle nuove diagnosi di Aids è in lieve decremento. Il numero di decessi in persone con Aids è stabile dal 2010 mentre aumenta progressivamente la proporzione delle persone con nuova diagnosi di Aids che scopre di essere HIV positiva nei pochi mesi precedenti la diagnosi di Aids. Questi gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità sulle nuove diagnosi di infezione da HIV e dei casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2015.
Grazie alla collaborazione di Arcigay, la redazione del bollettino HIV 2015 contiene un approfondimento sugli MSM nelle città di Milano, Roma, Bologna e Bari. “Bari – precisa Michele Breeglieri, Responsabile Salute/Health Coordinator ARCIGAY – è l’unica realtà con una tendenza veramente particolare in aumento, dovuta probabilmente al turismo gay: è l’unico territorio italiano in cui la percentuale di nuove diagnosi tra i giovani è del 20% sul totale degli MSM, percentuale molto alta rispetto alle altre zone.”
Dal 2015 Arcigay lavora per offrire direttamente, tramite i propri comitati locali, il test rapido HIV nel maggior numero di città possibili, in una modalità community-based, ovvero gestita dai volontari dell’associazione, sanitari e non sanitari, direttamente nelle sue sedi o nei luoghi di incontro gay (saune, discoteche, cruising, ecc.). Tra novembre 2015 e gennaio 2016 Arcigay ha fatto 1020 test rapidi nelle 10 città coinvolte nel programma, e prevede di farne almeno altri 4000 entro la fine del 2017. Fare il test HIV, oggi, conviene sempre, perché più tardi si scopre di avere l’HIV peggio è per il sistema immunitario, mentre una diagnosi tempestiva consente di gestire l’infezione in modo efficace e duraturo nel tempo con la terapia, ridurre gli effetti negativi sulla salute a lungo termine, oltre che ridurre praticamente a zero la propria infettività verso gli altri.
Obiettivo del programma di offerta è in primo luogo l’emersione del sommerso di infezioni HIV non diagnosticate e, solo in secondo luogo, è attività di promozione del test in generale: per questo, considerata la maggiore vulnerabilità degli uomini gay e bisessuali e degli uomini che fanno sesso con uomini in generale, delle persone trans e dei loro partner rispetto al resto della popolazione, il programma gratuito è dedicato in particolare a questa parte della comunità LGBTI.
Arcigay sta, inoltre, lavorando affinché quest’offerta diventi strutturalmente complementare, con convenzioni e accordi con le ASL, a quella standard dei servizi sanitari locali nelle città in cui il programma è implementato, e l’approccio community-based venga incluso stabilmente nelle previsioni normative e di politica sanitaria da parte del Ministero della salute.
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