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Venerdì, 30 Dicembre 2016 00:00

Bolzano - Il 4 gennaio 2017 al via la nuova stagione del Centro Pace con Zanotelli

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Sarà affidato a Padre Alex Zanotelli il 4 gennaio, alle ore 17, in Sala di Rappresentanza del Comune, il lancio della prossima stagione di incontri ed eventi del Centro per la pace che sarà incentrata su un unico grande tema: "Le tracce dell'altro. Solidarietà, giustizia e pace". 

Una lunga e profonda analisi sul tema dell'alterità - con tanti ospiti ed eventi di teatro, di pittura, di musica - sulla sfida di una società aperta, integrata, capace di accogliere la diversità come una fonte di ricchezza ma anche attenta a preservare la legalità, la giustizia, la sicurezza e la concordia sociale. Insomma, l'altro come altro da noi, quindi volto che ci visita e ci fa fare i conti con la nostra limitazione ampliando le forme umane in dimensione planetaria. Un altro da amare, da accogliere, da accarezzare. Senza però soprassedere alla paura e al rischio di un'alterità minacciosa che vomita nelle nostre società la rabbia, il rancore e l'ideologia di una guerra per il potere e il dominio culturale e religioso, come abbiamo visto nei giorni scorsi con l'attentato a Berlino.

Momento centrale del ciclo sarà il 23 gennaio alle ore 18 in Aula Magna della Lub con il convegno dedicato ai dieci anni dalla morte del grande reporter polacco Ryszard Kapuscinski, che a Bolzano con il Centro pace tenne il suo ultimo incontro della vita.

Il ricordo di Kapuscinski si intreccerà con il ricordo di un suo maestro, ossia l'antropologo polacco Bronislaw Malinowski, che visse a Bolzano nel quartiere di Gries (in estate in una casa a Soprabolzano) con la moglie dal '22 al '32 durante gli anni tormentati e tormentosi dell'ascesa del fascismo. A ricordare i due intellettuali polacchi verranno a Bolzano Paolo Rumiz, giornalista di Repubblica, la regista polacca Magdalena Szymkow che sta ultimando un film su Kapuscinski, lo scrittore e saggista Francesco Cataluccio e l'antropologa texana docente all'Università di Bolzano Dorothy Zinn.kapuscinski foto MANIFESTO

Zanotelli introdurrà il ciclo portando una testimonianza dal titolo: "Il pianeta dei naufraghi" e si collocherà sulle sponde dei mari, dove arrivano, carichi di sofferenza e di paura, i barconi ricolmi di profughi che spesso precipitano nel mare come naufraghi senza alcuna speranza.

 

Uomini e donne che fuggono dalla guerra, dalla povertà, dalle persecuzioni politiche, uomini donne, bambini e anziani che sperano di trovare ancora un luogo di pace e di speranza in un mondo dominato dalle bombe, dalle violenze, dalle crudeltà.

Questi uomini e donne e bambini hanno volti segnati da un dolore indicibile, come i bambini di Aleppo che vediamo raffigurati nello strazio dei bombardamenti, pieni di ferite, di bruciature, moribondi che denunciano il volto di un Dio cattivo, il Dio idolatrico della guerra e della spietatezza.

 Zanotelli è missionario comboniano che ha vissuto per oltre dieci anni in una baracca di una delle baraccopoli più spaventose al mondo, a Korogocho in Kenya.

Da altri dieci anni vive a Napoli nel quartiere Sanità cercando di muovere i fili dei movimenti che si battono per la legalità e la dignità battagliando per i beni comuni contro le storture della politica e di una chiesa chiusa nel privilegio. 

 

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Read 1338 times Last modified on Giovedì, 29 Dicembre 2016 16:43

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