Giovane, preparatissima e assai motivata, la direttrice del MarTa Eva degli Innocenti credo rappresenti un modello da seguire per costruire la Taranto del futuro.
I brillanti risultati ottenuti dal museo di Taranto non solo in termini di visitatori – dati comunque importanti e molto positivi - ma anche sotto il profilo della progettualità, ci indicano il percorso da intraprendere. Un polo museale che vuole parlare a pubblici diversi, in particolare ai giovani, che guarda con estremo interesse alle azioni di partenariato internazionale e che vuole sfruttare tutte le risorse finanziarie disponibili per proiettare Taranto sulla scena culturale europea ed euromediterranea.
Il lavoro della direttrice del MarTa e del suo staff va quindi supportato e incoraggiato. L’idea del Festival internazionale sull’Ambiente, che ho lanciato qualche settimana fa, potrebbe ben inserirsi in questo nuovo contesto culturale per contribuire ad una sorta di Rinascimento dell’area ionica. Ma, appunto, come indicato da Eva degli Innocenti, occorrono idee, team di lavoro altamente qualificati, progetti e risorse.
Mi auguro perciò che il prossimo Consiglio comunale di Taranto che sarà eletto a breve dai tarantini ponga su questi temi la necessaria attenzione.
Si potrebbe dar vita – ecco un’altra proposta – ad una Consulta permanente della Cultura per rendere organico il piano di rilancio culturale di Taranto. Non certo un organismo fine a se stesso ma capace di riunire le tante intelligenze che, operanti nei diversi campi del sapere, vorranno aiutare la comunità ionica perché animati dall’amore per la nostra terra. Una Consulta che sappia individuare e proporre alla città e alle sue istituzioni locali i progetti su cui vale la pena investire; un organismo capace di cogliere tutte le opportunità che i vari bandi, nazionali e internazionali, mettono a disposizione. Una Consulta espressione anche della società civile ionica e delle sue diverse articolazioni economiche e sociali.
In tal senso, alla direttrice del MarTa potremmo chiedere di offrirci la sua disponibilità ad assumere un ruolo di vertice nella Consulta, compatibilmente, si intende, con il suo prestigioso e già impegnativo incarico.