ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 16 Gennaio 2017 11:45

Roccaforzata (Taranto) Il Meetup chiede al Comune numi sul servizio gestione dei cani randagi

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Si riceve istanza del meetup Roccaforzata 5 stelle in relazione al servizio di custodia dei cani randagi secondo loro, in base alla legge, da immettere per strada, una volta cippati e certi della loro non pericolosità

Gli attivisti sotto scritti hanno considerato che dall'albo pretorio del Comune si evince come la Amministrazione mensilmente emette delle fatture intestate a una Associazione di Volontariato per ricovero cani di circa 650 euro mensili; inoltre in data 08/08/2016 è stata rinnovata la convenzione stipulata nell'anno precedente da cui si desume che tutti i cani randagi di competenza del Comune di Roccaforzata sono stati trasferiti presso la Casa Rifugio gestita dall'Associazione di Volontariato- Onlus Euro duemila sita in Manduria e secondo la determina n.177 del 08/08/2016 l'Amministrazione assumeva un impegno di spesa di € 5.500,00 iva compresa, quali spese per la prevenzione del randagismo.

Il Meetup Roccaforzata 5 Stelle considerato che nell'ottica del risparmio e nel dare una vera famiglia ai cani detenuti in canile permettendo loro di non dover vivere l'intera esistenza dietro le sbarre è giusto incentivare la cultura dell’adozione. I canili devono essere percepiti come una strada di passaggio e non luoghi di prolungata o definitiva detenzione; che dai registri una volta appurato il numero dei cani, si potrebbe valutare la possibilità per i cani curati e sterilizzati, di essere reimmessi sul territorio, come previsto dalle linee guida, poiché non gravemente malati, non cani morsicatori o aggressivi.

Il trattenere cani presso il canile, senza un giustificato motivo ha un costo gravoso per le casse comunali ed in un momento di crisi come l’attuale periodo è opportuno spendere i soldi in modo oculato; che la re immissione nel territorio non deve essere percepita come un abbandono legalizzato ma come una soluzione alternativa individuata nell'ipotesi del cosiddetto "cane di quartiere" come previsto dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 5 del 2001 sull’attuazione della Legge Quadro 281/91 la quale specifica che “I cani randagi, una volta chippati, curati e sterilizzati possono, se non mordaci o dichiarati pericolosi, essere reimmessi nello stesso territorio dal quale sono stati prelevati con l'obiettivo che detti cani hanno la possibilità di sopravvivere, in relazione alla loro notevole capacità di adattamento, ciò considerato il fatto che la gente del quartiere possa adoperarsi per procurare al tradizionale amico dell'uomo i parametri minimi di convivenza: alimenti e alloggio di fortuna”; che sulla base dell'ordinanza del SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MARTINI G.U n. 207 del 7-9-2009, il Sindaco è anche tenuto a darne comunicazione dei risultati ottenuti e dello stato di salute e benessere degli animali al Consiglio comunale anche nel rendiconto della gestione.

Pertanto il Meetup Roccaforzata 5 Stelle chiede al Sindaco f.f. e al Responsabile di Servizio Randagismo Canino  se sono state emesse delle ordinanze che abbiano previsto l'immissione in canile;  essendo i cosiddetti “randagi” a tutti gli effetti di legge di proprietà del Sindaco del Comune in cui si trovano, che secondo le normative vigenti dovrebbe occuparsi della loro custodia, tutela e benessere, se vi è stato mai l'interesse nell'arco dell'anno ad effettuare delle verifiche periodiche tese a monitorare lo stato e le condizioni igienico sanitari in cui versano i cani e se tali condizioni siano state comunicate nei C.C. e nel rendiconto di gestione;  di prendere visione del registro aggiornato del numero dei cani chippati e ricoverati a carico del comune di Roccaforzata in quanto il Meetup è interessato ad effettuare una verifica in loco, essendo per legge garantita l'apertura al pubblico della struttura presso cui sono detenuti i cani; se sono state effettuate delle verifiche in caso vi siano state adozioni o decessi in modo da decurtare la somma spettante mensilmente per ogni cane detenuto considerando che le rate mensili vengono liquidate grazie ai proventi derivanti dai contribuenti;  se è stata mai valutata la possibilità di reimmettere sul territorio i soggetti catturati, chippati e sterilizzati e non dichiarati “pericolosi”;  laddove ancora presenti nel rifugio, di creare una rete di pubblicità sul sito del Comune e in altro modo che incentivi le adozioni al fine di pesare di meno sulle tasche dei cittadini; se il comune al fine di prevenire il fenomeno dell'abbandono ha mai predisposto un Regolamento comunale sulla tutela degli animali domestici con relativi compiti e responsabilità e semmai esistente, renderlo pubblico;  che vengano resi pubblici i 15 articoli citati nello schema di convenzione approvato ma non allegati in quanto formano parte integrante e sostanziale della convenzione. Richiesta posta secondo i criteri di legge e regolamento comunale e firmato dal Gruppo attivisti ROCCAFORZATA (TA) Marianna Carabotto Francesco Guarini Elisabetta Monreale Assunta Veneziani

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