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Giovedì, 09 Febbraio 2017 00:00

Un Melograno per il Giorno della Memoria

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Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria, si è svolta ieri mercoledì 8 Febbraio presso il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, la cerimonia di piantumazione di un Melograno in ricordo degli oltre 2.000 carabinieri deportati da Roma il 7 ottobre 1943.

La pianta è stata donata dalla Fondazione Keren Kayemeth Leisrael Italia Onlus, la più antica organizzazione ecologica del mondo.

L’Arma sin dal 25 luglio del 1943, dopo la seduta del Gran Consiglio del Fascismo, aveva fatto comprendere ai nazisti e agli aderenti alla Repubblica Sociale Italiana che i Carabinieri difficilmente sarebbero venuti meno al giuramento di fedeltà prestato e ancor meno si sarebbero resi partecipi o spettatori di atti di barbarie contro la popolazione. Ai nazisti, che, come da ordini ricevuti da Berlino, si apprestavano a rastrellare il ghetto ebraico di Roma per deportarne gli abitanti, serviva avere mano libera per condurre in porto l’operazione senza particolari impedimenti.  Per questo, come confermato da autorevoli studi storici, il comandante della Gestapo romana, Herbert Kappler, si pose il problema di neutralizzare i Carabinieri, ancora armati e, a Roma, in gran numero al loro posto per garantire la sicurezza pubblica.

 “Abbiamo piantato questo albero di melograno – ha dichiarato il Vicepresidente KKL Italia Onlus Daniel Hayon – per ricordare le vittime della ferocia nazifascista, gli oltre 2.000 Carabinieri deportati da Roma il 7 ottobre del 1943 e la ritrovata unione e uguaglianza tra i nostri popoli. Secondo la tradizione ebraica il frutto contiene 613 semi, numero dei precetti che ogni ebreo deve rispettare per condurre una vita retta, nel rispetto di Dio e del Prossimo. L’albero è il testimone che noi lasciamo alle future generazioni; il melograno è il simbolo delle “buone azioni”. Le gesta di questi Uomini sono una faccia diversa dell’Italia di allora, che ci racconta l’attitudine etica e morale di chi invece ha saputo ribellarsi all’ingiustizia del nazifascismo. Se è vero, come c’è scritto sulla targa – conclude Hayon – che ‘le piccole azioni possono cambiare il mondo e ogni singolo uomo può contribuire a salvare l’umanità intera’ questa cerimonia oggi, simboleggia il nostro impegno comune nel tramandare la storia e i giusti valori”.

“Piantare un melograno è un fatto importante perché rimarrà nel tempo, per tanti anni – ha sottolineato il Generale Del Sette –  e potrà ricordare la giornata odierna e la particolare vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alle Comunità Ebraiche italiane, alla Comunità Ebraica Romana e a tutto ciò che esse rappresentano. L’episodio che oggi è stato evocato è particolarmente importante…quei 2000 carabinieri non avevano altra colpa che fare il loro lavoro, cosa che continuano a fare oggi, ogni giorno. Che questa iniziativa sia nata da KKL, la più antica associazione ambientalista del mondo, – ha aggiunto il Comandante – per noi è un fatto importante ora che abbiamo la responsabilità della più grande polizia ambientale d’Europa.”

Ai piedi del melograno è stata posta la targa che recita: “Melograno dono del KKL Italia Onlus piantato in occasione del Giorno della Memoria – Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri – Che le nostre buone azioni possano moltiplicarsi come un melograno. Così come il melograno arriva alla sua bellezza grazie ad ogni singolo chicco, le piccole azioni possono cambiare il mondo e ogni singolo uomo può contribuire a salvare l’umanità intera”.

La semplice ma significativa cerimonia si è svolta alla presenza di rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, della Comunità Ebraica di Roma, dei vertici di KKL Italia Onlus e dell’Arma e di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo e dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri.

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