ANNO XVIII Settembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 27 Febbraio 2017 00:00

Dal bando dell'app, alle proteste dei taxi. La via crucis di Uber

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Non è un periodo facile per Uber. Dopo le proteste dei tassisti in mezza Europa, il linciaggio via Twitter dell'ad Travis Kalanick, la denuncia di Google per furto di segreti industriali e le accuse di molestie sessuali di una ex dipendente, la società per il servizio di trasporto privato questa volta si trova a combattere contro una falla nella sicurezza che avrebbe potenzialmente esposto i dati sensibili degli user.  

A rischio milioni di password

Per mesi un bug ha messo a rischio cracker le informazioni sensibili degli utenti di siti come Uber, Fitbit, OkCupid e Yelp. In questo periodoper l'esattezza da settembre 2016 a febbraio 2017, i dati contenuti nei siti sono stati alla mercé di malintenzionati. A renderlo noto è stato lo stesso colosso statunitense Cloudflare, l'azienda che gestisce la sicurezza di milioni di siti web in tutto il mondo, in un lungo post nel suo blog. La vulnerabilità consiste in un errore di programmazione; proprio all'interno del suo codice cioè si nascondeva il bug che avrebbe portato all’esposizione sul Web di dati sensibili degli utenti compresi cookiepasswordtoken di autenticazione e le chat nelle app di dating


Chi usa Cloudflare?

Il periodo no di Uber

Dalle proteste che si sono scatenate in Francia, Germania e Italia, alle multe milionarie, passando per gli scandali di abusi sessuali e le campagne di boicottaggio su twitter ripercoriamo le tappe principali del periodo non proprio idilliaco di Uber:

  • Novembre 2014

Uber presenta per la prima volta un reclamo alla Commissione Europea contro la Francia che dal primo gennaio 2015 ha intenzione di vietare il suo servizio UberPop.

  • Maggio 2015

Una sentenza del tribunale di Milano sospende il servizio UberPop in tutta Italia "per concorrenza sleale"; gli autisti che lavorano per l'app statunitense svolgono la funzione dei tassisti senza però avere la regolare licenza. Anche in Germania, Uber deve rinunciare ai propri servizi, chiudendo l'ufficio locale e anche il servizio Black. Anche nella 'capitale d'Europa', Bruxelles, UberPop è dichiarato illegale

  • Gennaio 2016

Dopo giorni di blocchi stradali e di sciopero dei tassisti, Uber France è condannata a pagare 1,2 milioni di euro all’Union Nationale des taxi. La decisione è presa dal tribunale di Parigi ma non è la prima multa: Uber era, infatti, già stata multata per 150 mila euro dalle autorità francesi alla fine del 2015. 

  • Luglio 2016

Per la prima volta da quando il servizio taxi su chiamata on line diretta tra clienti e tassisti è entrato nel vecchio continente, Uber si vede costretto a lasciare un paese europeo a causa di una legislazione che rende impossibile operare si tratta dell'Ungheria

  • 30 gennaio 2017

Questa volta a far scattare la protesta contro Uber è il modo in cui la società statunitense è intervenuta durante lo sciopero indetto dai tassisti di New York che, in segno di solidarietà con quanti sono stati colpiti dal bando sui profughi voluto da Donald Trump, hanno deciso di non prendere corse dall'aeroporto Jfk tra le 6 e le 7 di sera di sabato. Subito dopo l'inizio dell'azione di solidarietà è partito dal quartiergenerale di Uber un tweet rivolto alla clientela: "Abbiamo cancellato l'aumento delle tariffe dal Jfk. Questo potrebbe portare all'allungarsi dei tempi d'attesa. Per favore abbiate pazienza". Una mossa interpretata come di concorrenza particolarmente scorretta dai tassisti nonché di appoggio alla discussa scelta della Casa Bianca. Su twitter ha preso a spopolare l'hashtag #deleteuber.

Leggi anche "Come hanno reagito al bando di Trump 22 colossi della Silicon Valley"

  • 3 febbraio 2017

Il numero uno di Uber, Travis Kalanick, lascia il gruppo di consiglieri economici di Donald Trump in seguito al boicottaggio lanciato dagli utenti che stanno protestando in tutta l'America contro gli ordini esecutivi sull'immigrazione firmati dal nuovo presidente degli Stati Uniti. 

  • 21 febbraio 2017

In Italia scendono in piazza i tassisti per protestare contro la app Usa per il trasporto privato. Dopo una giornata di scontri e al termine di una riunione fiume, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio trova l’intesa 21 sigle sindacali proponendo due decreti per il riordino del comparto e la lotta all'abusivismo.

Leggi anche "Cosa ha promesso il governo ai tassisti e cosa succederà entro un mese"

  • 23 febbraio 2017

Una nuova bufera si abbatte negli Stati Uniti sulla testa di Uber. Una ex dipendente denuncia pubblicamente le avances subite e il disinteresse dei responsabili delle risorse umane. Susan Fowler, ingengere ed ex impiegata di Uber, rivela sul suo blog le avances a cui era stata sottoposta dal suo capo e come i responsabili delle risorse umane l'avessero spinta a lasciare l'azienda.

Cloudflare, l'azienda che gestisce la sicurezza di milioni di siti web in tutto il mondo, rende noto in un lungo post sul proprio blog che un bug nel sistema ha messo a rischio cracker le informazioni sensibili degli utenti di siti che hanno affidato alla compagnia la gestione della sicurezza. Tra questi c'è anche Uber. 

  • 24 febbraio 2017

Google fa causa a Uber per forto di segreti industriali. Secondo l'accusa la società per il trasporto privato avrebbe rubato a Google la tecnologia per le auto che si guidano da sole in sperimentazione in Arizona. 

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Read 1258 times Last modified on Domenica, 26 Febbraio 2017 17:58

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