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Giovedì, 16 Marzo 2017 18:22

Senato dice no a decadenza Minzolini,«Ma io mi dimetto»

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Il Senato dice no alla decadenza di Augusto Minzolini. L'Aula con 137 sì, 94 no e 20 astenuti, ha approvato un ordine del giorno presentato da Forza Italia che respinge la proposta presentata dalla Giunta per le Elezioni di dichiarare decaduto il senatore in applicazione della cosiddetta legge Severino

in seguito alla sentenza di condanna a due anni e sei mesi di reclusione per peculato, per l'uso indebito della carta di credito aziendale di cui aveva disponibilità come direttore del Tg 1.

"Qualunque sia l'esito del voto,io rassegnerò le dimissioni da senatore. Lo farò dopo, però, non prima. Io ritengo di essere vittima di una vicenda kafkiana'', che ''ti fa perdere fiducia nella giustizia. La vicenda giudiziaria in cui sono coinvolto ha dell'incredibile'', ha detto Minzolini a palazzo Madama prima del voto. Minzolini ha definito un ''calvario'' quello che sta vivendo e ha fatto un resoconto dettagliato della sua vicenda giudiziaria.''Sono pronto a bere la cicuta...Del resto il mondo è pieno d'ingiustizie" ha affermato Minzolini a conclusione del suo intervento in Aula.

"Non me l'aspettavo, davo per scontato il voto sulla mia decadenza...'', ha detto poi uscendo dall'Aula dopo il voto. L'ex direttore del Tg1 si è detto meravigliato per i 137 sì e ha raccontato di aver avuto la solidarietà anche di vari parlamentari del Pd e dei cinque stelle. Mentre Minzolini parlava con i giornalisti nel 'Transatlantico' di palazzo Madama è arrivato il senatore dem, Massimo Mucchetti, che gli ha stretto la mano e lo ha baciato: ''Complimenti, Minzolini! La nostra linea era per la libertà di coscienza, io ho votato per il no alla decadenza''. ''Mi sono mantenuto, avrei potuto dire molto di più sulle ingiustizie subite, non me l'aspettavo questo voto...'', ha ripetuto Minzolini.  Sulla vicenda è intervenuto il senatore Dario Stefano che invia la seguente nota

Minzolini: Stefàno, "Aula è sovrana, resta nodo applicabilità Severino"

“Certamente l’Assemblea è sovrana, per cui la decisione di oggi sul caso Minzolini è formalmente incontestabile e va rispettata". Lo ha dichiarato il Presidente della Giunta delle Elezioni e delle Immunità, senatore Dario Stefàno.

"Il voto odierno dell’Aula, tuttavia, non smentisce il lavoro istruttorio della Giunta che, anche in questa occasione, è stato rigoroso, di merito e coerente con quanto deciso in altro precedente. Quello stesso lavoro che ha portato alla conclusione che non vi fossero margini di opinabilità circa l’applicazione della decadenza ai sensi della legge Severino, con riferimento alla condanna definitiva inflitta al senatore Minzolini. E questa conclusione non è stata contestata da nessuno”.

“Semmai – continua Stefàno – nel dibattito d'Aula sono stati fortemente contestati i contenuti normativi della legge Severino, rispetto ai quali allora bisognerebbe avere il coraggio di proporre ed approvare modifiche anziché criticare e non darne applicazione”.

“E' quanto mai opportuno – conclude Stefàno – che, in occasione dell’imminente discussione sulla nuova legge elettorale, vengano affrontati, con maggiore serenità, tutti i rilievi posti e le criticità evidenziate sulle ineleggibilità, le incompatibilità, le incandidabilità e le decadenze”.

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