ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 21 Aprile 2017 09:34

Taranto - Nuova tegola su Stefàno, revisori bocciano il bilancio

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La bocciatura del bilancio del Comune da parte dei revisori è stato ripreso da una testata online dal sempre attento Michele Tursi sulla Ringhiera. 

Non fa certo lo stesso scalpore di quello che accadde, se lo ricordate al bilancio del Comune di Roma, il primo dell’era Raggi che fece irrompere nella politica una cascata di giudizi negativi sulla sindaca grillina anche se trattasi di una neonata giunta, mentre Taranto è al suo epilogo decennale. E mentre Roma si sa poi i conti li ha aggiustati, a Taranto, sotto elezione amministrativa che deve andare oltre all'era Stefàno, ci si ritrova a parlare di conti, ovvero dal dissesto si entrò, e qui nella campagna elettorale qualcuno dirà qualcosa, e con il dissesto dei conti si esce. 

Il termine del 31 Marzo 2017, previsto dalla legge per gli enti locali, per l’approntamento del bilancio, è abbondantemente scaduto e questa testata ha registrato il primo aprile l’intervento di Dante Capriulo che chiedeva l’intervento del Prefetto che pare, abbiamo letto questa notizia su un giornale cartaceo non reperibile online, che la prefettura abbia dato tempi stretti al Comune come aveva chiesto il consigliere di opposizione (entro il due maggio).  In sostanza, mutuando dal linguaggio di avvocati e commercialisti, cosa chiedono i  revisori che ora esprimono parere non favorevole?  Che per rendere la contabilità davvero attendibile, trattandosi in un bilancio che riguarda il prossimo biennio, i conti devono essere modificati tenendo conto dei seguenti rilievi. Intanto una rivisitazione delle previsioni d'argent da spendere per quelle iniziative o previsioni di spese non strettamente necessarie alla vita dell’Ente o da rinviare a esercizi futuri. Insomma non passare patate bollenti. Anche i debiti fuori bilancio devono essere riferiti alle effettive esigenze dell’Ente. Si era pensato ad altro? Invece, e quello serve davvero, la cassa per affrontare il contenzione deve essere congrua, dicono i revisori. C’è qualche residuo del dissesto da pagare?  Per ultimo il rilievo è legato alla Tari che la legge chiede che sia utile a pagare al 100% il servizio sui rifiuti. Cosa significa questo? Un aumento della tariffa che non si è fatto per regioni elettorali, i conti in disordine dell’Amiu?.

Rilievi censori che mettono il Comune in discesa verso il commissariamento anche perché a chi conviene, ora che dalla stessa maggioranza di Stefàno si stagliano tre o forse quattro candidati sindaci? 

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