Ho appreso la notizia mentre mi trovavo a Roma, all’ospedale “Bambin Gesù”, dove sarò costretto a rimanere ancora qualche giorno a causa di un serio problema familiare.

Inutile dire che la notizia mi ha fatto molto male. Sono convinto che si possa manifestare la propria contrarietà al bilancio e alle scelte in esso contenute attraverso un voto di bocciatura o di dura stroncatura. Ma questo va fatto nelle sedi opportune, senza far mancare la propria presenza.

Soprattutto, bisogna esprimere il proprio parere in maniera chiara e netta. E lo si deve fare davanti a coloro con i quali si è in disaccordo. Lo dico da sportivo: bisogna confrontarsi, anche scontrarsi, con chi la pensa diversamente, ma mai abbandonare il campo di gioco.

Non si deve inoltre mai dimenticare che il posto che ciascuno di noi occupa in Consiglio non è di sua proprietà. Lo occupiamo perché i nostri concittadini ci hanno mandato lì a rappresentare le loro istanze, non per giocare al “tanto peggio, tanto meglio”.

Io domani non potrò esserci per motivi personali e me ne dolgo. Ma faccio un appello a tutti: terminiamo questa legislatura con dignità e non con l’onta di essere degli sfascisti.

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