ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 04 Maggio 2017 00:00

Satispay «Come abbiamo fatto ad ottenere 14 milioni (e perché vogliamo arrivare a 20)»

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Potrebbe essere l’aumento di capitale più grosso mai ottenuto da una startup italiana. Quel che è certo è che già oggi è uno dei più alti di sempre. 14 milioni di euro, questa la cifra raccolta da Satispay, la fintech che ha introdotto nel sistema di pagamenti mobili un’app che consente il passaggio di denaro tra amici e tra clienti ed esercenti.

Un aumento di capitale di cui si sa poco, un'indiscrezione anticipata da Repubblica lo scorso 28 aprile.

Oggi Alberto Dalmasso, 33 anni, di Cuneo, co fondatore e amministratore delegato della società, ha deciso di raccontare ad Agi qualche dettaglio sull’operazione di cui si sa poco e che già qualche record lo ha battuto. Il motivo di tanto riservo con i media è che l’aumento, fa sapere l’azienda, è ancora in corso. E che l’obiettivo è arrivare a 20 milioni, con una valutazione post money (a fine aumento di capitale) che da quanto risulta ad Agi potrebbe superare i 60 milioni di euro.

Un piccolo caso nell’ecosistema italiano delle startup, nato da partnership strategiche e soci industriali importanti come Iccrea Banca, che ha portato l’app a conoscenza dei propri clienti. Oggi sono circa 100mila quelli attivi nella società che occupa circa 40 persone nella sede di Milano. 

Volevate 12 milioni, ne avete ottenuti 14. Come è nato e cosa significa per voi questo aumento di capitale? 

“L’aumento di capitale è nato da manifestazioni di interesse di nuovi investitori, arrivate sul finire dello scorso anno, quando per Satispay aveva senso iniziare a muoversi per raccogliere nuova liquidità. Con i nuovi investitori si sono definiti gli aspetti principali dell’operazione, come la valutazione e la governance, decidendo su quest’ultimo punto di assegnare un voto triplice a noi fondatori che, mantenendo il controllo, garantiamo alla società rapidità decisionale nonostante un azionariato più ampio.

Quando le adesioni di nuovi investitori hanno superato i 10 milioni di euro, sono stati coinvolti anche i soci storici e la maggior parte di essi ha deciso di esercitare il proprio diritto di opzione per reinvestire. Quest’ultimo aspetto è molto importante, siamo stati premiati per aver scelto in passato investitori capaci di seguire in successivi aumenti di capitale, raddoppiando l’investimento già fatto nella prima partecipazione nel momento in cui si sono raggiunti gli obiettivi di crescita prefissati. Credo che il co-investimento degli attuali soci sia una delle migliori conferme per noi e per i nuovi investitori sulla bontà del progetto che stiamo portando avanti”.

La possibilità di sottoscrivere l’aumento c’è ancora per i vostri soci. A quanto volete arrivare? 

“Dal momento che la soglia minima dei 12.000.000 è stata raggiunta, che l’interesse di nuovi investitori è elevato e che abbiamo deliberato un aumento di capitale ampio e scindibile (che può essere sottoscritto non interamente), ci piacerebbe spingerci verso i 20 milioni di raccolta, una cifra che ci permetterebbe di accelerare ancora di più la crescita e sostenere l’internazionalizzazione” .

Il vostro socio principale è Iccrea Banca. Che rapporto avete con l'istituto centrale del credito cooperativo?

“Sì, il Round è stato sottoscritto anche da Iccrea, che partecipa con 3 milioni portando il totale investito in Satispay oltre i 6 milioni. Il rapporto con Iccrea è estremamente forte, oltre al privilegio di avere il loro direttore generale Leonardo Rubattu nel nostro Cda, le sinergie tecnologiche hanno portato a integrazioni come quelle con online banking e Pos, pionieristiche nel mondo del mobile payment, mentre da un punto di vista commerciale le banche di credito cooperativo sono diventate uno dei primi canali di crescita e diffusione del nostro servizio, sia verso gli esercenti che verso i consumatori”

Avete altri investitori industriali o solo istituzionali come venture e business angel? 

“Oltre a venture capital e business angel, un‘importante parte del round sarà sottoscritta da altri soggetti industriali. Nel mondo pagamenti le sinergie sono fondamentali, anche più dei capitali”.

Cosa farà Satispay con la nuova liquidità?

“L’aumento di capitale è stato realizzato con l’obiettivo di consolidare la posizione di leader nazionale del mobile payment e investire in ricerca e sviluppo per continuare a lanciare nuovi servizi a valore aggiunto, come il cashback, che diventerà sempre più sofisticato, la vendita di beni e servizi direttamente attraverso la piattaforma, come nel caso delle ricariche telefoniche, la rateizzazione dei pagamenti con ricorso al credito al consumo e molto altro.

La visione è quella di rendere Satispay il primo sistema di pagamento capace di diventare uno strumento potente nelle mani degli esercenti, per rafforzare la relazione con i propri clienti, comunicando promozioni e servizi insieme alla possibilità di rateizzare i pagamenti. Infine vogliamo iniziare a lavorare sull’internazionalizzazione, dal momento che il mercato europeo è ancora privo di realtà che abbiano saputo imporsi come soluzioni dominanti nei rispettivi mercati domestici e questo ci fa vedere grandi spazi di crescita”.

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