Avviene con un po' di ritardo e questo può generare malcontento nell’opinione pubblica, ma è il segno della presa di consapevolezza generale che solo uniti si possono realizzare programmi condivisi che hanno come denominatore comune il futuro equo e sostenibile della città.
Personalmente, all’indomani dell'ufficializzazione della candidatura dell’amico Rinaldo, scrissi una lettera aperta al mondo della sinistra affinché collaborasse alla costruzione di un progetto unitario. Sarebbe a questo punto auspicabile un ulteriore azione di coraggio che vedesse in campo chi si riconosce in quei valori che sono la casa delle forze progressiste e riformiste del nostro paese.
Alla coalizione che sostiene Melucci, si aggiunga, un ulteriore pezzo della sinistra riformista, con i suoi intellettuali e con i suoi temi specifici.
Tra i partiti e i movimenti ai quali penso vi è ad esempio “Campo Progressista”, nato dalla volontà e dalla passione di Giuliano Pisapia, che ha più volte rimarcato di voler dialogare con i Democratici. Taranto può essere il laboratorio di questa collaborazione, il primo passo verso la costruzione di un’alleanza destinata a consolidarsi anche a livello nazionale.
A loro va oggi il mio appello con il preciso di intento di frenare l'onda demagogica e incompetente che rischia di travolgerci tutti ma di travolgere soprattutto la città con tutto il suo bisogno di futuro, serietà e responsabilità di cui ha bisogno.
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