La prima conferenza sarà quella del Dr. Stefano Lagravinese, ricercatore e project leader che, in tutta Italia, conduce e coordina studi clinici di grande rilievo secondo i dovuti standard internazionali (Good Clinical Practices). A seguire, il Dr. Prisco Piscitelli, epidemiologo e direttore della Summer School, che presenterà in anteprima i risultati dello Studio EPIKIT sull’incidenza dei tumori pediatrici e giovanili nelle diverse regioni e province italiane.
Concluderà il Prof. Giulio Tarro, autorità di livello internazionale nell’ambito delle ricerche infettivologiche e virologiche che hanno uno stretto legame con l’oncologia. Tarro è molto famoso per vari studi, e battaglie, condotti negli USA ed è Presidente a vita della Fondazione De Beaumont Bonelli per la ricerca sul cancro. E vicinissimo ai giovani e promuove gli studi scientifici e le risorse umane che si dedicano alla scienza medica per il bene dell’umanità. Oltre ai venti partecipanti alla Summer School provenienti da Puglia, Calabria, Campania e Toscana, le conferenze sopraindicate sono aperte al pubblico, cioè ai cittadini attivi, agli studenti, agli operatori sanitari ed ai decisori politici.
L’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo(ISBEM), in sinergia con il Comune di Mesagne, trasformerà l’ex Convento dei Cappuccini in unMonastero del 3° Millennio(M3M), cioè in un luogo che aggreghi saperi, persone e strumenti appropriati per diffondere la cultura dell’innovazione che può aiutare i giovani del territorio, ma non solo, ad essere i protagonisti nella loro comunità. Si ritiene che questa iniziativa, come altre già realizzate con incoraggianti successi nella valorizzazione di intelligenze locali, possa contribuire ad arginare l’esodo dei giovani dal Mezzogiorno, che continua ad impoverirsi della sua vera miniera, cioè le risorse del capitale umano.
Nel passato, soprattutto nei momenti più opachi del Medioevo che minacciavano di seppellire nell'oblio fiorenti conquiste del pensiero, i monaci e i monasteri hanno avuto un ruolo cruciale nella crescita culturale e nella trasmissione della conoscenza alla società. Oggi, un’analoga funzione può essere proficuamente svolta dai ricercatori. In questi luoghi della memoria, essi hanno l’opportunità di aprirsi al territorio e testimoniare il loro ruolo sociale, al meglio e in varie modalità.
L'ubicazione dell'ISBEM nell’ex convento di Mesagne, cioè di un istituto scientifico in una città periferica, è più che simbolica in quanto essa incarna un nuovo patto fra ricerca e formazione, la cui ambizione è quella di restituire al monumento il ruolo che aveva prima dell’avvento del metodo scientifico. Infatti, rendere fruibileun antico convento del 1600 per finalizzarlo alla ricerca e alla formazione significa fare innovazione sociale e rendere la comunità piùsmart, soprattutto considerando il contesto odierno che - con proporzioni e con modi diversi - può essere avvertito come un ritorno a un nuovo Medioevo globalizzato.