ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 08 Agosto 2017 00:00

La Nasa cerca uno scienziato che protegga la Terra dagli alieni, Si candida un bambino di 9 anni

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Siete ingegneri, matematici o fisici? Siete cittadini americani? Ma soprattutto, siete in grado di mettere a punto delle tecniche di difesa contro batteri alieni? Se sì, allora la Nasa ha il lavoro che fa per voi: funzionario per la protezione del pianeta Terra.

Ma sbrigatevi, perché avete rischiato di dover competere con un qualificatissimo "guardiano della galassia". Così si è definito Jack Davis, un bambino di 9 anni che non appena ha saputo dell’annuncio di lavoro pubblicato sul sito del governo statunitense ha inviato al sua candidatura. Pur sapendo bene di non essere in possesso di un master in fisica, Jack ha assicurato di avere una preparazione di tutto rispetto "sullo spazio e sugli alieni" grazie a film come "Man in Black" e "Marvel Agents of Shield". Senza contare la sua "bravura con i videogiochi". Quanto all'inesperienza, ha osservato Jack che è al quarto anno di scuola elementare, "quello è un punto di forza": "Sono giovane e posso imparare a ragionare come un alieno". E come tutte le candidature che si rispettano, Jack ha anche delle referenze: "Sebbene io abbia solo 9 anni so che sarei perfetto per quel lavoro. E uno dei motivi è che mia sorella sostiene che io sia un alieno".

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La risposta della Nasa

La candidatura non è passata inosservata alla Nasa che ha spiegato a Jack che purtroppo il lavoro che si richiede è molto meno romantico rispetto a dare la caccia agli alieni. "Si tratta di proteggere la Terra dai piccolo microbi che potrebbero essere contenuti sui campioni lunari e sui fossili raccolti su Marte. E di proteggere gli altri pianeti e la Luna dai nostri germi", ha spiegato a Jack James L. Green, direttore della divisione scientifica planetaria della Nasa. Poi Green ha incoraggiato il bambino a riproporre la sua candidatura in futuro.

Una figura nata nel 1967

Ma forse a sorprendere di più è il fatto che questo lavoro - per il quale la Nasa paga 187mila dollari l'anno (circa 158mila euro - non è affatto nuovo, ma risale al 1967 allo scopo di permettere agli Stati Uniti di rispettare l’Outer Space Treaty. Si tratta di una figura chiave nelle agenzie spaziali, ma mentre nella maggior parte dei casi il ruolo è solo part-time, alla Nasa e all’Esa (l’agenzia spaziale europea) il lavoro è a tempo pieno.

“Attenti a non inquinare Marte”

Il prossimo funzionario prenderà il posto di Catherine Conley, in carica dal 2014, la quale ha confidato all’antica e prestigiosa rivista Scientific American che il suo più grande timore è che nei viaggi con esseri umani su Marte qualcuno potrebbe morire e contaminare il pianeta rosso. “E’ importante non ripetere sugli altri pianeti gli errori che l’uomo ha commesso sulla Terra”. Viceversa, è importante non contaminate il pianeta Terra con i fossili prelevati su Marte.(agi)

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