ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 03 Settembre 2017 00:00

«Kim mi ha assicurato che non attaccherà nessuno. Ed è uno di parola»

Written by  Marvin Ceccato
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Il senatore Antonio Razzi ha parlato all'Agi della sua missione in Corea del Nord: "Con Kim? Parlo il tedesco"

"Bisogna sempre dialogare. Lo dico da anni: non bisogna fare muro contro muro perché non porta bene a nessuno. Parliamo a tavolino, magari davanti a un piatto di spaghetti". Il senatore Antonio Razzi é un conoscitore della Corea del Norddove si reca in visita dal 2007 e forse, dice all'Agi, "ci tornerò il 20-21 settembre perché mi hanno invitato ad una manifestazione. Ma non so, ieri é arrivato a Roma il nuovo ambasciatore coreano" che incontrerà a breve.

"A Kim dirò che questi esperimenti non si possono fare"

Sul lancio di missili che ha scatenato le reazioni mondiali e sulla minaccia agli Stati Uniti, Razzi non ha dubbi: "Condanno questo esperimento e se vado a settembre gli dirò che questo non si può fare". L'esponente di Forza Italia, poi spiega: "Io vado in veste privata ma se mi danno un compito di mediazione", gli Usa o l'Italia, "lo accetto, sono a disposizione, loro (i coreani, ndr) mi vogliono bene perché ho sempre detto la verità su quel Paese".

"Con lui parlo in tedesco, ma so che conosce l'Italiano"

Razzi conosce in persona il generale Kim: "Forse sono l'unico italiano che ha parlato con lui e gli ho fatto i complimenti perché ha aperto una porta con lo sport: manda a Corciano, vicino a Perugia, all'accademia del calcio, una squadra di giovani che impara anche l'italiano. Prima dal Paese non usciva nessuno. Di questo cambiamento bisogna approfittare", sottolinea. Quindi rassicura: possibile una nuova guerra? "Personalmente posso dire di no. Sia lui che il presidente della Repubblica mi hanno assicurato che non attaccheranno nessuno" e che i missili "sono solo per difesa. Il che mi ha sollevato. Loro sono di parola". In che lingua parla con il generale? "Io con lui ho parlato in tedesco, ma mi hanno detto che conosce anche l'italiano. Quando ha studiato a Berna, mi hanno raccontato che andava a Milano a vedere le partite, perché e un amante del calcio", risponde. (agi)

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