Signor Presidente, nonché assessore alla Sanità della Regione Puglia,
Le scrivo per chiederLe: che differenza c’è fra un farmacista che lavora in una farmacia ed uno che lavora in un parafarmacia? Non sono entrambi farmacisti, laureati ed iscritti all’albo? Ed ancora: che differenza c’è fra una farmacia ed una parafarmacia entrambe abilitate ed autorizzate a fornire il servizio Cup?
A mio parere non ce ne sarebbe nessuna, se non quella che vede le farmacie protette da “poteri forti” e le parafarmacie trattate, di conseguenza, come “figli di un Dio minore”.
Apprendo a tal proposito, infatti, che in merito alle attestazioni di regolarità vaccinale (legge n°119 del 31/07/2017), nell’accordo sottoscritto dalla Regione Puglia con Federfarma, Assofarma e le Asl pugliesi, al rilascio di tale certificato è consentito in maniera esclusiva alle farmacie e non anche alle parafarmacie.
Prima che tale accordo venisse sottoscritto, a rigor di logica, la stessa Als di Taranto, aveva diffuso una locandina, nella quale veniva spiegato che l’attestazione di regolarità vaccinale, sarebbe stata rilasciata gratuitamente presso tutte le farmacie e le parafarmacie abilitate al sistema di prenotazione Cup. Una volta tanto che l’Asl di Taranto, in autonomia, aveva preso una decisione in favore degli utenti, la Regione ha provveduto a “richiamarla all’ordine”, cassando la possibilità per le parafarmacie abilitate, di rilasciare l’attestazione in oggetto e blindano in favore delle sole farmacie, un servizio che sarebbe stato più equo diffondere il più possibile. Equo non solo nei confronti delle stesse parafarmacie, ma anche nei confronti degli utenti.
Al di là della incongruità di trattamento fra farmacie e parafarmacie abilitate a fornire il servizio Cup, infatti, tale decisione non sta facendo altro che procurare disagi ai fruitori del servizio che si ritrovano inspiegabilmente a dover fare file più lunghe del previsto o a recarsi nei già affollati uffici dell’Asl.
Egregio Presidente Emiliano, auspico che voglia presto tornare sui suoi passi, ampliando l’offerta regionale all’utenza, con l’autorizzazione della somministrazione del servizio anche alle parafarmacie, titolari come le farmacie di tutti requisiti necessari.
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