Dopo l’incontro con il Prefetto, l’on. Vico ha incontrato ieri i circoli del Pd di Palagianello, Palagiano e Castellaneta, per discutere l’atavica vicenda del fiume Lato
Vico: “Spesi circa 22milioni di euro in quasi 15 anni per riparare gli argini, senza ottenere alcun risultato”
“Dopo aver incontrato su mia richiesta, il Prefetto di Taranto, Donato Cafagna con una rappresentanza del Tavolo Verde, del movimento Palagianello bene comune e dell’associazione NordSud, nel pomeriggio di ieri ho discusso dell’atavica vicenda del fiume Lato con i circoli del Pd di Palagianello, Palagiano e Castellaneta”.
È quanto fa sapere l’on. Ludovico Vico, in una nota stampa.
“Dal 2003 ad oggi – spiega Vico - sono stati spesi circa 22 milioni di euro per cercare di riparare gli argini del fiume, pensando di incanalare le acque in una parte ristretta dello stesso, senza considerare che il suo naturale assetto morfologico comprende la lama (cioè il suo letto), che si sposa perfettamente con lo stato dei luoghi in una possibile oasi naturale. Attualmente, però, le problematiche principali riguardano la messa in sicurezza delle strade, la viabilità e il ripristino degli argini. Il ponte sul fiume, infatti, è impraticabile, anche perché chiuso ufficialmente al traffico con provvedimento della Provincia di Taranto. In realtà, quel ponte continua ad essere tranquillamente utilizzato, tanto da essere segnalato anche dai navigatori satellitari, mettendo a rischio l’incolumità di color che, non conoscendo la zona, non ne possono prevedere i pericoli”.
“Di 22 milioni di euro, quindi, il totale degli interventi effettuati in quasi quindici anni – continua il deputato Dem -, per ricostruire con scarso successo gli argini e sollevare il ponte di un altezza di circa 70 cm dalla posizione precedente. Inoltre, ultimamente, sono stati finanziati dalla Regione Puglia altri 4 milioni di euro per la progettazione di un possibile studio, che prevede lo stanziamento totale di 50.000 milioni di euro, per ripristinare gli argini del fiume. Fondi presi dal capitolo investimento Rischio Idrogeologico. Nel piano delle opere pubbliche regionali, però, non vi è presenza alcuna di una possibile soluzione alla viabilità, necessaria oltre alla sicurezza delle persone anche alla possibile ipotesi di sviluppo territoriale poiché la strada Provinciale 14 è la strada che collega velocemente all’autostrada A14 Barriera di Taranto con casello di Palagianello dalla s.s. 106 e che potrebbe ritornare utile come collegamento di viabilità nord-sud della Bradanico-Salentina come previsto dal piano regionale dei trasporti”.
“Per un’azione strategica – dice Vico - è necessaria una corretta ipotesi di viabilità, attraverso il completamento della realizzazione del ponte esistente, sormontando la lama della Difesella e di Perrone, poiché in caso di piogge con ritorno di 200 anni (comunemente chiamati alluvioni o bombe d’acqua) quella è l’unica strada che permette di arrivare in tempi brevi sulla s.s.106”.
Come da proposta già avanzata dall’on. Vico al Prefetto, diventa urgente la convocazione di un tavolo istituzionale e tecnico, con la Provincia - quale ente proprietaria delle strade - la Regione Puglia, i comuni di Palagianello e Castellaneta e con le parti sociali, affinché le risorse economiche e le strategie, risolvano dopo quasi un quindicennio questo annoso problema. (ARPal)
L’on. Vico fa visita alla Stazione dei Carabinieri di Palagianello dopo i fatti dolosi dello scorso martedì 7 novembre
“Nella giornata di ieri ho fatto visita alla stazione dei Carabinieri di Palagianello, per esprimere personalmente la mia solidarietà all’Arma, dopo i fatti accaduti nella serata del 7 novembre scorso. Fatti preoccupanti che, quando poi si concatenano, acquistano una maggiore rilevanza. Mi riferisco al precedente incendio della gravina, avvenuto quest’estate, che ha preoccupato l’intera comunità”.
È quanto dichiarato dall’on. Ludovico Vico, dopo aver incontrato il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Castellaneta Biagio Marro e il maresciallo maggiore Damiano Minghi Maio, presso la Caserma dei Carabinieri di Palagianello, dove la sera di martedì scorso, ignoti hanno versato benzina sul marciapiedi antistante i garage appiccando il fuoco. Le fiamme hanno causato l’annerimento del marciapiedi ed il parziale annerimento delle saracinesche, senza provocare, fortunatamente, danni a persone o al fabbricato.
Il deputato Dem, è stato accompagnato nella sua visita, dai consiglieri comunali del Pd di Palagianello Vito Marinelli e Mariangela Pavone, dal segretario cittadino del Pd Domenico Gatti e da una delegazione del partito, dal segretario del Pd di Palagiano Raffaele Verderese e dall’ex sindaco di Palagiano Rocco Ressa.
“Ho voluto manifestare la nostra vicinanza ai responsabili della Stazione dei Carabinieri di Palagianello – ha detto l’on. Vico -, che rappresenta uno dei punti di riferimento più importanti per la comunità locale, come ogni caserma dell’Arma. Il maggiore ci ha riferito che, insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, stanno lavorando senza sosta per risalire ai colpevoli del deplorevole gesto, compiuto sì ai danni della caserma dei Carabinieri, ma anche e soprattutto ai danni di una comunità tranquilla come quella di Palagianello. Individuare i responsabili di tale atto criminale, ha una doppia valenza. Da una parte consegnare nelle mani della giustizia chi ha commesso tale reato, facendo comprendere che non è possibile minare l’immagine di un’istituzione di fondamentale importanza sociale come quella dei Carabinieri, chi si occupa della sicurezza della comunità, dall’altra tranquillizzare la cittadinanza”.
Inoltre, in seguito agli eventi delittuosi che si stanno verificando negli ultimi tempi a Palagiano, dove dei malviventi si introducono nelle case dei cittadini, procurando paura e preoccupazioni, l’on. Vico ha dato disponibilità al Partito Democratico di Palagiano per richiedere un incontro con il Comandante Provinciale dei Carabinieri e, se necessario, con il Prefetto di Taranto, al fine di attivare una maggiore presenza di uomini e mezzi dell’Arma o dei Reparti della prevenzione del crimine della Polizia di Stato sul territorio comunale.
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