Sulla raccolta differenziata a Taranto, a seguito dei dati forniti dal comune, sono doverose alcune considerazioni. È opportuno precisare, intanto, che il valore medio della raccolta differenziata nel bimestre settembre-ottobre, non si attesta, come comunicato dall’assessore De Franchi, al 23,62%, bensì, come dimostrano i dati pubblicati sul portale ambientale della regione, si ferma al 21,56% e quindi ad un valore minore del 2,06%. Si noti, inoltre, che, in quel periodo di rilevazione, all’incremento della differenziata non corrisponde una proporzionale diminuzione del rifiuto indifferenziato; infatti, nel periodo settembre-ottobre preso a riferimento, l’Amiu ritira 825.000 kg di rifiuti in più rispetto al bimestre precedente. Realisticamente, più che di un aumento della pratica della differenziata a Taranto si è trattato di una massiva attività di recupero rifiuti, avviata nella consapevolezza che nel bimestre si doveva raggiungere un incremento del 5% della differenziata; obbiettivo raggiunto grazie all’incidenza che sulla pesa finale hanno avuto gli ingombranti, i rifiuti rinvenuti in giardini e parchi, il multi materiale ed il recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche, tutto materiale raccolto appositamente.
E’ evidente, quindi, dai dati di dettaglio certificati di ciascun materiale che l’aumento percentuale della differenziata non è frutto di un orientamento strutturale della città alla prassi della differenziata, tant’è che rispetto al bimestre precedente negli ultimi due mesi si è registrata una diminuzione del rifiuto organico, del vetro, della plastica e di rifiuti urbani derivanti da pulizia stradale per un decremento totale per queste voci di 639.900 kg. Pertanto, va precisato che i soli dati sbandierati da De Franchi, non rispecchiano la realtà complessiva della raccolta differenziata a Taranto che invero, dai dati pubblicati dalla regione, è al 17,4%. Un dato percentuale che è superiore solo dello 0,7% rispetto alla percentuale di differenziata registrata nel 2016 e riscontrabile dal catasto rifiuti dell’Ispra. Ad oggi aspettiamo ancora che parta il progetto di raccolta porta a porta previsto nei quartieri Tamburi, Paolo VI e Lido Azzurro e, per completezza d’informazione, va detto che il comune di Taranto è all’ultimo posto nella raccolta differenziata tra i comuni capoluoghi di provincia della regione Puglia. Il vicesindaco si impegni per raggiungere risultati più apprezzabili; scongiurare l’ecotassa era il minimo sindacale!
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