ANNO XVIII Luglio 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 03 Dicembre 2017 06:58

Perché fra due anni la Ferrari potrebbe lasciare la Formula 1

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L'annuncio di Sergio Marchionne: "Il rischio c'è ed è serio. Una F1 in cui le vetture sono standardizzate e non riconoscibili da un punto di vista tecnologico non ci interessa

 La Ferrari potrebbe lasciare la Formula 1? Il rischio è stato serio, parola di Sergio Marchionne. L'amministratore delegato di FCA, intervenendo alla presentazione del ritorno di Alfa Romeo nella competizione più importante per il mondo automobilistico, è stato molto chiaro. La Ferrari "non intende mollare sullo sviluppo della tecnologia, non è possibile rendere tutte le macchine di F1 uguali al punto di non poterle riconoscere dal punto di vista tecnologico. Se sarà così Ferrari, troverà altri modi di far emergere il proprio valore e forse si porterà dietro anche la Sauber". In ogni caso, ha aggiunto, "il dialogo con gli organizzatori (della Fia, ndr.) è iniziato e continua un evolversi: abbiamo tempo fino al 2020 per trovare una soluzione che sia di beneficio per la Ferrari". "La minaccia di fuga c'è ed è seria, le divergenze di opinioni non sono poche ma si deve trovare una soluzione per il bene dello sport", ha aggiunto.

Come è nata la controversia

Il tema, scrive La Gazzetta dello Sport,  è quello del rinnovo dell'accordo di partecipazione alla Serie che vede impegnati i team di F1 e la nuova proprietà statunitense di Liberty Media, accordo che partirà dalla stagione 2021, primo anno successivo alla scadenza dell'attuale Patto della Concordia.

In una recente intervista – racconta ancora il quotidiano sportivo - il presidente di Liberty Media Chase Carey aveva parlato di un modello di F1 da cambiare: "In passato ognuno ha badato esclusivamente al proprio interesse e a come battere l'altro - ha detto Carey citato dal sito Planet F1 - noi vogliamo competizione in pista, ma nell'ambito di una visione condivisa. Ovviamente le differenze tra vetture resteranno, servono i compromessi giusti e i team sono tutti importanti. Oggi però ci sono squadre che spendono mezzo miliardo di dollari all'anno per mettere in pista una o due macchine e questo non genera alcun valore aggiunto per i tifosi, è tutto fatto per una competizione nei confronti dei rivali. Dobbiamo individuare iniziative sui costi, sui motori, sull'aerodinamica, è un'opportunità unica per migliorare la competizione in pista e i conti".(agi)

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